Pieve di Soligo, bandiera a mezz'asta per le vittime dell'attentato terroristico in Congo. Soldan: “Vicini ai familiari”

Qdpnews INTERNO

“L’amministrazione comunale di Pieve di Soligo si sente vicina ai famigliari dell’ambasciatore Luca Attanasio e a quelli del carabiniere Vittorio Iacovacci vilmente trucidati nell’attentato di oggi in Congo - ha affermato il sindaco Stefano Soldan - Come segno di vicinanza è stata fatta issare la bandiera a mezz’asta nel nostro monumento ai caduti.

Una fonte diplomatica a Kinshasa ha rivelato che la terza vittima dell’attacco nella provincia orientale del Nord-Kivu è un autista. (Qdpnews)

Su altre fonti

La comunità di Sonnino straziata dal dolore si stringe attorno alla famiglia del militare. (LaPresse) A Capocroce, all’ingresso della villetta dove vive la famiglia Iacovacci è continuo il viavai di parenti e amici. (LaPresse)

Di Maio rientra. Congo, ambasciatore italiano Attanasio e carabiniere «portati nella foresta e uccisi». Congo, si chiamava Vittorio Iacovacci il carabiniere morto nell'attacco terroristico: era di Latina. (Il Messaggero)

Vittorio Iacovacci avrebbe compiuto 31 anni tra un mese e dal 2016 operava presso il battaglione Gorizia. – Non era alla sua prima missione il Carabiniere 31enne Vittorio Iacovacci originario di Sonnino morto oggi in Congo nell’attacco costato la vita anche all’ambasciatore italiano Luca Attanasio. (Lunanotizie)

L'ultimo incarico a Kinshasa nel 2017 quando era stato nominato capo missione nella Repubblica Democratica del Congo Alla Farnesina viene assegnato alla direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla segreteria della direzione generale per l’Africa. (Tuttosport)

L’ultima cena con l’ambasciatore Luca Attanasio «è stata una serata conviviale, come un ritrovo tra amici», racconta il giorno dopo al CorriereMiriam Ruscio, che da due anni a Goma coordina alcuni progetti congolesi della Fondazione Avsi. (Corriere della Sera)

Il militare dell’Arma si era arruolato nel 2016 e ora apparteneva al XIII Reggimento «Friuli Venezia Giulia», con sede a Gorizia. Il giovane carabiniere era abituato a missioni all’estero: dal suo reggimento, il XIII, provengono molti militari dell’Arma destinati alle missioni fuori dai confini (Open)