Entrano in vigore le nuove sanzioni europee sul petrolio russo

Milano Finanza ESTERI

Oggi entra in vigore il tetto al prezzo del petrolio russo trasportato via mare a 60 dollari al barile per limitare la capacità di Mosca di finanziare la guerra in Ucraina. Russia pronta a tagliare la produzione. Effetto Cina sui prezzi del greggio, in rialzo post nulla di fatto dell’Opec+ (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

Il governo russo e le compagnie nazionali stanno. (Teleborsa)

L'embargo in teoria potrebbe far salire i prezzi ma oggi, dopo un avvio in crescita, le quotazioni sono tornate leggermente indietro. Scattano da oggi embargo al petrolio russo e price cap a 60 dollari al barile. (ilmessaggero.it)

C'è attesa per capire se il tetto di 60 dollari al barile del petrolio russo (10% della produzione mondiale) deciso dall'Ue e dal G7, con inizio il 5 dicembre e quello relativo ai prodotti raffinati previsto il 5 febbraio prossimo, avranno un impatto inflazionistico per i sanzionatori oppure no. (Italia Oggi)

La Russia sta considerando la possibilità di fissare un prezzo minimo per le sue vendite internazionali di petrolio in risposta al tetto imposto dal G7. C’era da aspettarsi una mossa della Russia dopo la decisione del G7 di stabilire un prezzo fisso al barile di petrolio russo. (La Legge per Tutti)

Mosca ha risposto minacciando di non vendere più un goccio del suo Urals all’Europa. L’embargo contro il petrolio russo è entrato in vigore dalla giornata di ieri nell’Unione Europea. (InvestireOggi.it)

Secondo il piano Mosca sta valutando di imporre un prezzo fisso per i barili russi o di stabilire sconti massimi sui benchmark internazionali ai quali possono essere venduti. (Borse.it)