Emilia, Campania e Molise passano in arancione. Indice trasmissibilità sale a 0,99. 'Quadro in peggioramento'

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TG La7 INTERNO

Oggi 353 morti e oltre 15500 nuovi casi

L'Iss avverte: "Le misure di contenimento vanno rafforzate".

cronaca. E' il risultato del monitoraggio settimanale che segnala come ormai siano poche le Regioni a basso rischio di trasmissione del virus con l'indice Rt che torna a sfiorare l'uno.

(TG La7)

Se ne è parlato anche su altre testate

Queste, come detto, sono le regole generali per la zona arancione, che potranno essere modificate da apposite ordinanze delle singole amministrazioni comunali In fascia arancione: Abruzzo, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise (Salernonotizie.it)

Le tre regioni si aggiungono ad Abruzzo, Liguria, Toscana e provincia di Trento, in rosso Umbria e Bolzano. Nelle zone gialle serve un alleggerimento: perché i ristoratori non possono scegliere se aprire a pranzo o a cena? (La Stampa)

Con Emilia Romagna e Molise, la Campania si appresta a diventare zona arancione fin dalle prossime ore. L’indice di contagio della nostra regione ha infatti sfondato il valore limite di 1 per restare in zona gialla, attestandosi su una media di 1,16 che, salvo clamorose valutazioni, vale la zona arancione ed è pericolosamente vicina al limite di 1,25 da non oltrepassare per non finire addirittura in zona rossa. (Pozzuoli21)

Bar, ristoranti e negozi. Le attività di ristorazione – bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie – sono aperti ma solo per le consegne a domicilio e il servizio di asporto Si può uscire dal comune solo per questi motivi: lavoro, salute, urgenza, visita ad amici e parenti, seconde case e attività sportiva. (Teleclubitalia.it)

La possibilità che i ristoranti riaprano la sera in zona gialla e almeno a pranzo in arancione resta all’attenzione del governo, ma la situazione è da definire. Ristoranti in zona gialla aperti la sera: la situazione. (Ultim'ora News)

"Zone rosse" locali sono attive dunque in provincia di Bolzano, provincia di Perugia, provincia di Pescara e provincia di Chieti. Accanto a queste misure, a causa dei timori sulla diffusione delle varianti del virus, restano delle "zone rosse" locali. (Ottopagine)