Novak Djokovic parla delle sue condizioni in vista di Wimbledon

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Nel circuito abbiamo visto allenarsi il numero uno al mondo Novak Djokovic e non solo, ma anche altri top ten di rilievo come il russo e numero due Daniil Medvedev e l'austriaco Dominic Thiem.

Novak Djokovic e le sue condizioni

Manca ormai poco ed avrà inizio il torneo internazionale di Maiorca dove saranno presenti alcuni dei tennisti più importanti al mondo.

Medvedev partecipa a questo torneo con la speranza di poter adattarsi al meglio su questa superficie, dopo i deludenti risultati di Halle. (Tennis World Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Sulla terra, ovviamente, è meglio difendere più alto, ma qui, quando sono in difesa, mi piace tenere la palla bassa ed è difficile colpire vincenti da lì. FEDERER SUI PRATI – “È difficile giocarci perché usa lo slice e immediatamente si sposta per colpire di dritto. (Ubi Tennis)

Tutto questo fa storia, come la cronaca di questa partita che Djokovic ha voluto vincere, in barba a tutto e tutti. Quando non lo fai, devi trovarlo dentro te stesso». (La Repubblica)

Sulla terra, ovviamente, è meglio difendere più alto, ma qui, quando sono in difesa, mi piace tenere la palla bassa ed è difficile colpire vincenti da lì. FEDERER SUI PRATI – “È difficile giocarci perché usa lo slice e immediatamente si sposta per colpire di dritto. (Ubi Tennis)

Affrontarlo a Wimbledon sarà un discorso diverso per i suoi avversari e lui darà tutto se stesso per arrivare lontano” – ha analizzato Murray Sarebbe inutile negare che Roger Federer sperava di arrivare a Wimbledon in ben altre condizioni. (Tennis World Italia)

Ma se non fossero vissuti nella stessa epoca tutti noi avremmo dovuto fare a meno di una rivalità che ha entusiasmato un’epoca. Per Murray il discorso è differente: il suo essere in campo ora (ovviamente a Wimbledon usufruirà di una wild card) è già uno straordinario successo. (ilmessaggero.it)

Il due volte campione di Wimbledon ha ricevuto una wild card dagli organizzatori “Per quanto riguarda Rafael Nadal, ovviamente è un peccato. (Tennis World Italia)