Prosecco, la Commissione Ue apre al Prosek croato. L'Italia: «Vergognoso»

Corriere della Sera INTERNO

Il ministero delle Politiche agricole: «È sbagliato» «La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell’indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata.

Così la presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol

La Commissione europea, ha, infatti, dato il suo assenso alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale del vino locale croato. (Corriere della Sera)

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Per l'assessore la linea del "due pesi e due misure" è inammissibile. Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ricordando che solo lo Stato membro dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per il vino bianco passito croato (Il Friuli)

Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia. La “battaglia” del Prosecco tra Italia e Croazia va avanti: secondo la corte non è necessario che il prodotto contestato sia simile o identico a quello protetto dalla denominazione, in quanto l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche da un’affinità fonetica oppure visiva. (inItalia)

Eppure Bruxelles non ci sente e giudica conforme “ai requisiti di ammissibilità e validità” la “domanda di protezione della menzione tradizionale Prosek presentata dalla Croazia”. "Dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco ma anche per non creare pericolosi precedenti", tuona il consorzio Prosecco Docg. (La voce di Rovigo)

A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. (La Tribuna di Treviso)

Secondo Wojciechowski, "le norme garantiscono correttezza ed equità tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori". "La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. (TGR – Rai)

Chiediamo al ministro Patuanelli che già domani 16 settembre, nel corso del G20 Agricoltura a Firenze, indichi quali procedure d’urgenza verranno disposte per tutelare la denominazione Prosecco e contestualmente il territorio di produzione». (TrevisoToday)