Libia, la Camera rifinanzia la guardia costiera. Trenta deputati di Leu, Pd e 5S dicono no e chiedono lo stop

la Repubblica INTERNO

Hanno votato contro il testo scritto con la mediazione del governo e hanno presentato una loro risoluzione.

Quattro del Pd si sono astenuti: Susanna Cenni, Andrea Frailis, Paolo Lattanzio e Luciano Pizzetti.

E dopo il voto Matteo Orfini, ex presidente del Pd, ha commentato:"La Camera ha scelto di confermare la collaborazione con la Guardia costiera libica

La Camera ha dato il via libera al rifinanziamento dei fondi destinati alla Guardia costiera libica. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Alle organizzazioni non piace neanche la posizione del Pd espressa dal segretario Enrico Letta, che chiede di far diventare il dossier Libia una questione europea. Anche per Paolo Pezzati di Oxfam questa richiesta è solo fumo negli occhi:. (Corriere della Sera)

30 DEPUTATI CHIEDONO LA SOSPENSIONE DEI FONDI ALLA LIBIA. Trenta deputati hanno presentato una risoluzione alternativa per chiedere la sospensione immediata del supporto alla Guardia costiera libica. Le persone rimandate in Libia nel primo semestre del 2021 sono state 15.300, contro le 5.476 del 2020. (fanoinforma)

Soprattutto, il Governo italiano ha deciso di accogliere la risoluzione riguardante la famigerata scheda 48 della relazione destinando circa 500mila euro in più rispetto al 2020 per sostenere il fabbisogno della Guardia costiera libica (dal 2017 l’Italia ha speso intorno ai 32,6 milioni di euro). (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Così il candidato sindaco del centrodestra a Milano Luca Bernardo, a margine della presentazione della sua candidatura. Spero, è preghiera all’ex sindaco, di non utilizzarlo come caso politico”. (LaPresse)

È stato bocciato invece il testo a prima firma Palazzotto (Leu) condiviso da una trentina di deputati che chiedeva lo stop della cooperazione con la Guardia costiera libica. “Ribadiamo la nostra richiesta di non rinnovare la missione legata al sostegno alla Guardia Costiera libica e di riformulare interamente la strategia italiana nel Mediterraneo finora dimostratasi fallimentare” ha dichiarato la portavoce di Aoi, Silvia Stilli. (Dire)

Il rapporto di Amnesty International descrive violazioni dei diritti umani simili – tra cui pestaggi brutali, violenze sessuali, estorsioni, lavori forzati e condizioni detentive inumane – in sette centri di detenzione del Dcim. (Vita)