Bibbiano, chiuse le indagini per 26 persone. C’è anche il sindaco per cui la Cassazione ritiene che…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ma anche i regali e le lettere dei genitori naturali nascosti in un magazzino, i disegni dei bambini contraffatti per descrivere molestie mai subite in famiglia.

Tra gli indagati è rimasto anche il sindaco di Bibbiano.

Leggi Anche Bibbiano, gip rigetta richiesta arresto per sindaco Carletti e altri 4: pm si oppone

Nei guai finiscono assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi.

I capi di imputazione contestati dalla Procura reggiana nell’atto che di solito prelude a una richiesta di rinvio a giudizio sono 108. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Questa piantumazione prevede la messa a dimora di 269 alberi e 90 arbusti. Questa iniziativa, programmata inizialmente per il 24 di novembre e rimandata causa cattive condizioni meteorologiche, è stata fissata per domenica 19 gennaio alle ore 9.00 presso l’area verde tra via Remesina interna e l’incrocio via B. (sassuolo2000.it - SASSUOLO NOTIZIE - SASSUOLO 2000)

Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni del verdetto che il tre dicembre ha annullato senza rinvio la misura cautelare. Ô quanto emerge dall'avviso di chiusura di fine indagini emesso dalla Procura di Reggio Emilia sul noto scandalo sul presunto giro illecito di affidi di minori. (Leggo.it)

tr i reati contestati ci sono maltrattamenti in famiglia, lesioni gravissime, tentata estorsione, truffa aggravata, abuso d'ufficio, peculato d'uso, violenza o minaccia a pubblico ufficiale. I carabinieri di Reggio Emilia hanno notificato a 26 persone l'avviso di fine delle indagini nell'ambito dell'inchiesta 'Angeli e Demoni' sui presunti affidi illeciti nella Val d'Enza (IL CASO DALL'INIZIO). (Sky Tg24 )

Lo scrive la sesta sezione penale della Cassazione, spiegando perché, il 3 dicembre scorso, revocò ogni misura cautelare per Carletti annullando senza rinvio l'ordinanza del Riesame di Bologna che aveva sostituito con l'obbligo di dimora gli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto il primo cittadino del comune emiliano nell'ambito dell'inchiesta sui presunti affidi illeciti. (Rai News)

Invece, conclude la Corte, "la concretezza e l'attualità del pericolo di inquinamento probatorio deve essere esclusa qualora l'indagato non abbia tenuto, per un protratto lasso temporale dal momento della conoscenza delle indagini, alcuna condotta volta a pregiudicare l'integrità o la genuinità della prova". (AGI - Agenzia Italia)

"E' un grande risultato – commenta l'avvocato di Carletti, Giovanni Tarquini all'AdnKronos –, perché si riconosce che, fin dall'inizio, non c'erano i presupposti e le motivazioni per la misura cautelare. (Adnkronos)