Gli ex terroristi arrestati in Francia tornano in libertà (vigilata): appello degli intellettuali a Macron

Il Riformista INTERNO

L’APPELLO DEGLI INTELLETTUALI – Personalità del mondo della cultura hanno rivolto un appello al presidente francese Emmanuel Macron affinché “mantenga l’impegno della Francia per gli esuli italiani” e si opponga all’estradizione degli ex terroristi arrestati in Francia.

Se infatti la Corte d’Appello francese emetterà sentenza favorevole all’estradizione, i legali difensori potranno fare appello alla Corte di Cassazione. (Il Riformista)

Ne parlano anche altre testate

esteri. Mercoledì prossimo in Francia comincia il processo sull'estradizione degli ex terroristi rossi condannati in Italia per omicidi e fatti di sangue megni Anni di Piombo. Ha sempre negato i fatti che gli vengono imputati (TG La7)

Sull’operazione che ha visto la collaborazione tra Italia e Francia, Sabbadin ha aggiunto: “Io non ho mai avuto dubbi sulla giustizia italiana”. L’iter si annuncia lungo, l’eventuale estradizione sarà possibile “non prima di 2 o 3 anni”, ha avvertito l’Eliseo. (Il Fatto Quotidiano)

E’ la prova regina che non c’è brama di vendetta ma sete di giustizia. Oreste Scalzone, cofondatore di Potere Operaio, è andato anche oltre: “Questa è più di una vendetta, ormai siamo alla damnatio memoriae”. (L'HuffPost)

L’iter processuale dunque si conferma lungo, l’eventuale estradizione verso l'Italia sarà possibile “non prima di 2 o 3 anni”, ha avvertito l’Eliseo Questo giovedì c'era stata la prima udienza per i sette fermati: gli ex componenti delle Brigate rosse Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, l’ex di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani e Narciso Manenti, ex dei Nuclei armati contro il potere territoriale. (Euronews Italiano)

Lo apprende l’ANSA da fonti dell’inchiesta. I 9 ex terroristi italiani per i quali la giustizia francese dovrà esaminare l’eventualità dell’estradizione rientreranno tutti a casa questa sera. (Gazzetta del Sud)

Ieri mattina, infatti, Luigi Bergamin e Raffaele Ventura si sono presentati spontaneamente alla Procura Generale della Corte d'Appello di Parigi. Non si erano fatti trovare a casa all'alba di mercoledì, quando è scattata l'operazione Ombre Rosse, per riportare in Italia i rifugiati in Francia degli. (ilmattino.it)