Santa Maria Capua Vetere, Rotundo nuova direttrice del carcere

Corriere del Mezzogiorno INTERNO

Si chiama Donatella Rotundo il nuovo direttore del carcere di Santa Maria Capua Vetere, istituto penitenziario finito al centro dell’attenzione per le violenze perpetrate dagli agenti della polizia penitenziaria ai danni dei detenuti; un’indagine che ieri è stata chiusa nei confronti di 120 persone e presto approderà ad un processo.

(fonte Ansa)

Il predecessore della Rotundo, Elisabetta Palmieri (non coinvolta nell’inchiesta sulle violenze dell’aprile 2020) venne rimossa dal Dap, alla fine dello scorso mese di luglio, perché avrebbe consentito l’ingresso del proprio compagno nella struttura penitenziaria, senza autorizzazione, e facendolo presenziare alla visita della senatrice Cinzia Leone, il 23 luglio scorso. (Corriere del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri media

– Recarsi al bar a fare colazione o chiamare il bar per farsi consegnare la colazione a casa, sarebbe un’azione normale, magari da compiere anche nel quotidiano, per ognuno di noi. Il nucleo familiare incurante del rispetto del vigente protocollo Covid, in caso di positività, che ricordiamo prevede l’obbligo di quarantena e un periodo di isolamento domiciliare, se ne va tranquillamente a spasso per le vie della città sostando anche nei bar locali per la colazione o addirittura facendosi consegnare il cibo a domicilio (CasertaCE)

Un’indagine che giovedì è stata chiusa dalla Procura nei confronti di 120 persone e presto approderà ad un processo. (CasertaNews)

Tempo di lettura: < 1 minuto. Caserta – Si chiama Donatella Rotundo il nuovo direttore del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), istituto penitenziario finito al centro dell’attenzione per le violenze perpetrate dagli agenti della polizia penitenziaria ai danni dei detenuti; un’indagine che ieri è stata chiusa nei confronti di 120 persone e presto approderà ad un processo. (anteprima24.it)

Le accuse vanno dal reato di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento e per alcuni anche cooperazione in omicidio colposo Violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, le indagini sono state chiuse: gli indagati sono 120. (Adnkronos)

Per la Procura Hakimi sarebbe stato percosso violentemente dopo essere stato prelevato dalla cella e portato in quella di isolamento, quindi qui avrebbe assunto “in rapida successione e senza controllo sanitario un mix di farmaci, tra cui oppiacei, neurolettici e benzodiazepine” che ne avrebbero provocato dopo circa un mese la morte per un arresto cardiocircolatorio conseguente a un edema polmonare acuto (EdizioneCaserta)

Il dubbio riguarda la scelta adottata dalla Procura sammaritana di dare notizia della conclusione della fase preliminare dell’inchiesta con un comunicato stampa prima ancora che l’avviso fosse notificato a tutti gli indagati. (Il Riformista)