"Ti vergogni del tuo parente disabile?": famiglie inferocite per il questionario shock - Luce

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Auspichiamo che le amministrazioni provvedano ad adottare questionari più attuali”, che, del resto, è la speranza di tutti

Queste sono soltanto alcune delle assurde domande contenute nel questionario shock che il comune di Nettuno, cittadina nel basso Lazio, ha sottoposto ai richiedenti del sostegno economico per disabilità in famiglia.

L’obiettivo era quello di individuare idonee misure di sostegno per le famiglie interessate. (Luce)

La notizia riportata su altri giornali

La seconda finalizzata a verificare la qualità della rete familiare e amicale su cui il caregiver può eventualmente contare per un supporto psicologico ed organizzativo. (Tuscia Web)

Dopo il questionario della vergogna, un altro schiaffo ai disabili: tagliati i contributi ai caregiver di Marina de Ghantuz Cubbe. (Repubblica Roma)

Vergogna dunque sì: ma tutta per questa iniziativa Dunque i familiari di un disabile dovrebbero dichiarare non solo i disagi ma quanta vergogna, addirittura “risentimento”, provano per la loro situazione ma ci si chiede chi mai risolverebbe il loro eventuale scompenso emotivo. (Start Magazine)

Con conseguenti umiliazioni e difficoltà per chi presta assistenza alle persone non autosufficienti Il motivo, non è chiaro: in Regione Lazio e in consiglio regionale non capiscono cosa stia succedendo, racconta La Repubblica di Roma. (Open)

La Regione Toscana l’ha «confezionato», il Lazio l’ha «utilizzato». Ma «mentre a Roma hanno deciso prontamente di sospenderlo e l’assessore alle politiche sociali si è scusato, dalla Regione Toscana – ha chiarito l’esponente di FdI – non è arrivata neanche una parola». (Secolo d'Italia)

Presentata come “uno strumento di valutazione del carico assistenziale, in grado di analizzarne l’aspetto multidimensionale”, in realtà inutile, dannosa e prigioniera dei neologismi del linguaggio 4.0. (Tecnica della Scuola)