Lo scienziato maceratese Venanzoni: «Con gli studi sul muone aperto spiraglio di una nuova fisica»

L’atteso risultato, ottenuto al temine della prima campagna di analisi dei dati acquisiti dall’esperimento Muon g-2, è stato reso noto nei giorni scorsi.

Il muone decade molto rapidamente producendo un neutrino, un antineutrino e un elettrone, che viene emesso preferibilmente lungo la direzione dello spin del muone

Lo scienziato maceratese Venanzoni:. «Con gli studi sul muone. aperto spiraglio di una nuova fisica». (Cronache Maceratesi)

La notizia riportata su altri giornali

All’esperimento Muon g-2 ha preso parte anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Gli scienziati potrebbero aver scoperto una quinta forza della natura che potrebbe cambiare le nostre vite e rispondere a una delle domande più grandi di tutte: perché l’universo è qui? (greenMe.it)

Gli esperimenti conclusi nel 2001 nel Brookhaven National Laboratory avevano evidenziato delle anomalie nel comportamento del muone quando sottoposto ad un campo magnetico non spiegabili tramite le leggi del Modello Standard. (DDay.it - Digital Day)

La scienza ora si interroga: si tratta di una coincidenza unica, abbiamo scoperto una nuova particella, o vi sono forze della natura ancora ignote? In fisica le anomalie non esistono, esistono solo cose che ancora non conosciamo e che, solo per quello, non eravamo riusciti a prevedere. (Sputnik Italia)

Indizio che suggerisce la possibile esistenza di fenomeni fisici nuovi, non descritti dal Modello standard. “Anche se questi primi risultati ci dicono che c’è una differenza interessante con il Modello standard, impareremo molto di più nei prossimi due anni” (Wired.it)

In attesa dei risultati delle analisi sui vari set di dati acquisiti recentemente dall’esperimento e su quelli che verranno raccolti nel prossimo futuro, ci offre già un possibile spiraglio verso una nuova fisica”, afferma Graziano Venanzoni co-portavoce dell’esperimento Muon g-2 e ricercatore della Sezione INFN di Pisa. (Il Friuli)

Come funziona il Muon g-2. Semplificando succede questo: l’acceleratore di particelle del FermiLab produce un fascio di protoni che viene diretto verso un bersaglio. L’anomalia del muone. Piccoli passi, si diceva, perché questo è un grosso punto interrogativo appeso sulla testa degli scienziati da almeno 20 anni. (La Repubblica)