Quirinale: M5S spaccati tra contiani e chi vuole dare mandato a capigruppo

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Roma, 13 gen. (LaPresse) – Una divisione netta tra parlamentari che rinnovano la fiducia incondizionata al leader Giuseppe Conte e quelli che invece vorrebbero che lo stesso – nella trattativa per l’elezione del presidente della Repubblica – si ‘accompagnasse’ ai capigruppo.

E’ quanto emerge, secondo quanto apprende LaPresse, dall’assemblea congiunta M5S, in corso a Montecitorio

(LaPresse)

Ne parlano anche altri giornali

Conte è convinto che il M5s possa essere «l'ago della bilancia» del voto per il Colle e chiede un «mandato forte» per trattare «Ti faccio vedere che Conte metterà solo un veto su Berlusconi e non farà nomi», profetizzava nel primo pomeriggio un deputato in pressing per il Mattarella bis. (ilGiornale.it)

E quindi, “il Movimento 5 Stelle, avendo a cuore l’interesse degli italiani, deve adoperarsi per garantire la continuità dell’azione dell’esecutivo”. Chiederò pertanto al centrodestra di non schierare il fondatore stesso della coalizione nonché attuale leader di Forza Italia (Il Fatto Quotidiano)

La paura di molti è che alla fine, nella legittima contrattazione tra le forze politiche, possa prevalere l’idea di Mario Draghi al Quirinale, cosa che vorrebbe dire elezioni anticipate “Il M5S – ha detto questa mattina Conte – sta lavorando nell’interesse dei cittadini e ancor più adesso continuerà a farlo. (LA NOTIZIA)

I contiani sospettano che il ministro degli esteri punti sul Pur non prescindendo dall’alleanza col Partito democratico, è il suo ragionamento, bisogna parlare col centrodestra una volta fatta fuori la candidatura di Silvio Berlusconi. (Il Manifesto)

Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Ma perché, invece, non coglie l’occasione per individuare una rosa di tre nomi condivisi tra il Movimento e dai fuoriusciti dallo stesso? (Il Fatto Quotidiano)

E regge quasi fino alla fine, quando anche alla Camera si affaccia l’ipotesi di un Mattarella bis (sostenuta in primis da Davide Crippa). Diversi, numerosi, gli interventi a sostegno di Giuseppe Conte — da Aldo Penna a Luigi Gallo — ma i big della Camera preferiscono rimanere in silenzio. (Corriere della Sera)