Regno Unito: code ai distributori di carburante, nuovi effetti Brexit

The Italian Times ESTERI

Si parlava di un rilascio di 5.000 nuovi permessi di lavoro temporanei a cittadini dell’Unione europea, a cui si aggiunge la possibile concessione di altri visti per entrare nel Regno Unito

Come si è arrivati allora alla chiusura di tante stazioni di servizio e ad altre con carburante razionato?

Stazioni chiuse, ma “la benzina non manca”, dice il Governo. Le autorità britanniche ribadiscono che c’è il carburante nelle raffinerie e nei terminal. (The Italian Times)

Su altri giornali

I cittadini, presi dal panico sono corsi a fare rifornimento di benzina e generi alimentari, per paura di rimanerne senza. Ecco cosa succede a causa della Brexit. Boris Johnson sta facendo i conti con l’amara evidenza che la Gran Bretagna ha bisogno degli immigrati europei, a dispetto della Brexit che ha chiuso le frontiere. (Metropolitan Magazine )

Intanto la Bp ammette che un terzo delle sue stazioni sono senza benzina, mentre la Petrol Retailers Association (PRA), che rappresenta 5.500 distributori indipendenti, riferisce lo stesso per il 50-90% degli impianti. (IL GIORNO)

"Tuttavia - ha aggiunto - siamo consapevoli dei problemi della catena di approvvigionamento alle stazioni di rifornimento e stiamo adottando misure per aiutarle in via prioritaria". Il mondo industriale è convinto che la crisi di carburante sia stata innescata dal panico tra la popolazione piuttosto che da una vera carenza e per questo prevede che l'emergenza rientrerà in pochi giorni (la Repubblica)

Nel Regno Unito latita la benzina, così come altre materie prime. Un fenomeno che in tandem con la Brexit ha creato la tempesta perfetta nel Regno unito (La Gazzetta dello Sport)

Da cosa è provocata la crisi della benzina. La crisi della benzina nel Regno Unito è in realtà una conseguenza di un'altra crisi: quella della logistica. (TIMgate)

Brexit means Brexit, diceva all’epoca Theresa May Il secondo è il panico da Brexit. (Open)