Accordo nucleare a rischio. L'Iran va verso un nuovo isolamento

AGI - Agenzia Italia ESTERI

"L'obiettivo non è imporre di nuove sanzioni, ma risolvere problemi legati all'implementazione dell'accordo" e "in particolare trovare soluzioni per riportare (l'Iran) al pieno rispetto nel quadro di questo accordo".

"Il meccanismo di risoluzione delle dispute che sarà attivato ora non è per re-imporre sanzioni", ha spiegato, infatti, Josep Borrell, Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma la Ue non può limitarsi ad assistere agli sviluppi della guerra civile in atto senza assumere iniziative, come se la situazione della Libia non la riguardasse direttamente. La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia. (L'HuffPost)

I tre paesi hanno affermato di agire per evitare una crisi per la proliferazione nucleare che peggiori le attuali tensioni in Medio Oriente. Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche. (Business Insider Italia)

Accordo nucleare iraniano: cronologia. Nel 2015, Regno Unito, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Iran hanno annunciato il raggiungimento di un accordo sul programma nucleare iraniano che prevede la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio di vincoli sui progetti nucleari iraniani. (Sputnik Italia)

L’obiettivo dell’Europa. Borrell ha spiegato che “ l'intenzione dei ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito è quella di preservare l’accordo nella sincera speranza di trovare il modo di andare avanti per risolvere l'impasse attraverso il dialogo diplomatico ”. (ilGiornale.it)

È successo dopo che Gran Bretagna, Francia e Germania hanno sollevato dei dubbi sull’accordo relativo al nucleare stilato nel 2015. Il Presidente dell’Iran minaccia l’Europa, le parole di Hassan Rouhani. (NewNotizie)

La mossa potrebbe innescare nuove sanzioni e addirittura portare all’uscita dei Paesi europei dall’accordo, come hanno fatto gli Usa nel maggio del 2018. I Paesi europei hanno in un primo momento cercato di salvare l’intesa. (La Stampa)