Dopo la crisi del governo Draghi, Moody’s conferma il rating italiano, ma taglia l’outlook a «negativo». Il Mef: «Decisione opinabile»

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Il Mef, inoltre, puntualizza: «Le elezioni anticipate non costituiscono un’anomalia nel contesto delle democrazie europee.

In tutta risposta, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, guidato dal ministro Daniele Franco, ha definito «opinabile» la decisione dell’agenzia.

Secondo l’agenzia di rating statunitense, la fine del governo guidato da Mario Draghi e le elezioni anticipate del 25 settembre «aumentano l’incertezza politica in un contesto internazionale difficile». (Open)

Su altri media

Siamo in clamoroso ritardo sull'esecuzione dei progetti del Pnrr, e l'Italia viene vista come una nazione sostanzialmente ferma. Insomma la Meloni mette nel mirino i governi in cui il Pd è stata una presenza costante negli ultimi anni (Liberoquotidiano.it)

E si legga bene come continua la nota: «Le elezioni anticipate - spiega il ministro Franco a Moody's - non costituiscono un'anomalia nel contesto delle democrazie europee». Aggiungiamo noi, elezioni anticipate di qualche mese rispetto a scadenza naturale della legislatura. (ilGiornale.it)

Alla fine la gestione Draghi non è riuscita neanche in ciò che avrebbe dovuto fare facilmente, gestire le relazioni con la finanzia internazionale Draghi non è quel mago che si dice in giro, neanche per le agenzie di rating del cui mondo fa parte. (Scenarieconomici)

L'articolo Turismo pilastro dell’economia italiana sembra essere il primo su (Sardegna Reporter)

(askanews) – “Preoccupa il taglio dell’outlook sul debito italiano da parte dell’agenzia di rating Moody’s, che si aggiunge alla drastica revisione delle stime di crescita del Pil italiano per il 2023 prevista dalla Commissione Europea. (Agenzia askanews)

E solo parzialmente dipende da analisti pieni di pregiudizi (in genere sono italiani espatriati con qualche rancore), ma dalla nostra classe politica. Aggiungiamo noi, elezioni anticipate di qualche mese rispetto a scadenza naturale della legislatura. (Nicola Porro)