Coronavirus, le Regioni del Sud hanno paura. Il governo: no al passaporto sanitario

Zoom24.it INTERNO

La Campania potrebbe tornare a chiamarsi fuori, qualora si riaprissero i confini anche della Lombardia.

Venerdì, infatti, arriveranno i dati del terzo report della sorveglianza integrata Covid-19 e il dado sarà tratto.

I pontieri dei vari partiti sono all’opera ma la ricerca di un comune denominatore non è facile.

Sardegna e Sicilia vorrebbero i «passaporti sanitari» che garantiscano la negatività dei turisti; le Regioni del Nord sono contrarie e così il governo per il quale «non può esserci, scientificamente, una patente di immunità». (Zoom24.it)

Ne parlano anche altre fonti

Solinas: certificato negatività allegato a biglietto Sardegna. Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha avviato la trattativa con l’esecutivo. Uno stop all’ipotesi di un passaporto sanitario è giunto anche dagli esperti del Comitato tecnico scientifico: non può esistere un passaporto sanitario o un certificato di negatività, è stato il ragionamento degli scienziati. (Il Sole 24 ORE)

Da domani infatti sarà vietata la vendita di alcool e bibite da asporto, con i locali che potranno venderli solo ai tavoli. Non ci saranno quindi chiusure anticipate o modifiche agli orari di apertura e chiusura dei bar: “Non poniamo limiti temporali alla chiusura dei locali – ha detto Sala -. (Calcio e Finanza)

Per evitare assembramenti sono state concordate alcune misure: in città sarà vietato vendere bevande per l'asporto dopo le 19. Al centro dell'incontro la questione movida, diventata di stretta attualità con la Fase 2. (IL GIORNO)

Ieri il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato dopo un vertice in prefettura il divieto di vendere alcolici da asporto dalle 19 in poi. Ci stanno arrivando anche progetti che non riguardano solo bar e ristoranti e ci stanno contattando realtà che stanno organizzando proposte di via e non solo della loro singola attività. (La Repubblica)

Decisioni prese senza badare agli indici di gradimento, ma semplicemente perché impossibile «rimanere indifferenti e impassibili di fronte a certe situazioni». Non guarderò al consenso, perché la cosa rilevante in questo momento è il futuro di Milano, mentre la cosa irrilevante è il mio futuro personale». (Corriere della Sera)

La sanzione per chi non rispetterà le regole rimane quella attuale sul divieto di assembramento. Non ci saranno quindi chiusure anticipate o modifiche agli orari di apertura e chiusura dei bar: «Non poniamo limiti temporali alla chiusura dei locali - ha detto Sala -. (Corriere del Ticino)