L'ondata Arcobaleno riempie piazza Castello: "Avanti con il Ddl Zan"

La Repubblica INTERNO

Piena di bandiere colorate piazza Castello, ma soprattutto di politica, di richiesta di diritti, di voglia di libertà: è il momento dell’orgoglio della comunità Lgbt ma anche il momento della discussione sul Ddl Zan, che - ribadiscono gli organizzatori - “riguarda tutta la società”.

Polemizza a distanza il presidente dell’associazione Azione Cristiana Evangelica, Adriano Crepaldi: “E’ normale che Appendino abbia deciso di partecipare oggi al Torino Pride, manifestazione indetta per sostenere il Ddl Zan che è palesemente incostituzionale?

A queste condizioni noi non ci stiamo: per noi si deve andare avanti così, senza fare passi indietro”, ha invece detto dal palco Alessandra Maiorino, senatrice del Movimento 5 Stelle

“Pensiamo che questo Ddl vada approvato, bisogna davvero chiudere una discussione che non ha più nulla di nuovo. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo sostiene la sindaca di Torino, Chiara Appendino, intervenuta oggi pomeriggio in fascia tricolore alla manifestazione organizzata da Torino Pride contro l'omofobia. (Il Messaggero)

Un diritto non riconosciuto significa non rimanere indietro, che una persona può esprimersi senza paura di essere giudicata e questo è un diritto. Questa non è soltanto una battaglia della comunità Lgbt, ma di tutti e di tutte, per tutti e per tutte. (TorinoToday)

Il titolo del Ddl recita: “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità“. (Today)

Diversi studi accademici mostrano infatti che gli italiani tendono a esprimere sentimenti di poca tolleranza verso la diversità molto più spesso che altrove – quanto meno fra paesi a noi simili. (Il Sole 24 ORE)

E che ce l'ha deve lottare insieme a chi non ce l'ha per farlo diventare un diritto. Non è accettabile nessun passo indietro, nessun compromesso al ribasso (Gayburg)

Alla manifestazione organizzata dal Coordinamento Torino Pride hanno aderito Arci Piemonte; Arci Torino; Rete Lenford; Torino città per le donne; Rete +194 Voci; Rete lettera A; Se Non Ora Quando Torino; Nudm; Treno della Memoria; Uil; Cgil; Aics; Giosef Torino; Giovani democratici; Possibile Torino e Sinistra Ecologista. (La Stampa)