Johnson: “Lascio ma non vorrei". Perché il primo ministro britannico è stato costretto a dimettersi

la Repubblica INTERNO

Perché il primo ministro britannico è stato costretto a dimettersi dal nostro corrispondente Antonello Guerrera. (ansa). Travolto dagli scandali e dalla rivolta interna al suo stesso partito, il premier alla fine cede.

Johnson: “Lascio ma non vorrei".

Si apre la sfida per la leadership dei conservatori

“È il lavoro più bello del mondo, sono triste”.

E telefona a Zelensky.

(la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Proprio quest’ultimo ha unito oggi la sua voce a quelle di chi chiede al primo ministro Tory di lasciare, sullo sfondo dei contraccolpi dello scandalo Pincher e mentre continuano le dimissioni dal suo governo L’attuale capo dell’esecutivo rimarrà invece primo ministro ancora per un po’. (Il Fatto Quotidiano)

Johnson aveva già subìto pressioni per spiegare ciò che sapeva sulle precedenti accuse contro Pincher: pochi minuti prima dell'annuncio delle dimissioni di Javid e Sunak, Johnson ha dichiarato che Pincher avrebbe dovuto essere licenziato dal governo a causa di un precedente del 2019 «Penso che sia stato un errore e me ne scuso. (Corriere TV)

Come ha ricordato Boris stesso ieri: "Nessuno è indispensabile in politica" Poi c’è stato l’annuncio dei laburisti, pronti ad intavolare un voto di sfiducia pure loro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se le regole saranno confermate, i conservatori dovranno scegliere un nuovo leader. Letta esulta per la caduta del “clown”. In Italia la sinistra non ha esitato ad attaccare il premier dimissionario britannico (Secolo d'Italia)

Inflazione oltre il 10% entro fine anno. La Gran Bretagna è ora nella morsa di una crisi inflazionistica che Johnson ha peggiorato in ogni occasione. Ha anche salvato la Gran Bretagna dal partito laburista radicale di Jeremy Corbyn. (Milano Finanza)

Arriva al capolinea la premiership britannica di Boris Johnson, che ricevette l'incarico di formare un governo da "Her Majesty" il 24 luglio 2019. Scandali sessuali, molestie, casi di corruzione, insabbiamenti e pure il cosiddetto "partygate" durante il lockdown da Covid. (ilmattino.it)