Gallone-Sorte, tirata d’orecchie al Governo: “Basta discriminare le scuole paritarie”

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Due appelli forti e chiari al Governo, perchè riconsideri i contenuti delle bozze del cosiddetto decreto rilancio dando maggiore peso al ruolo delle scuole paritarie: a lanciarli i bergamaschi Alessandra Gallone, senatrice di Forza Italia, e Alessandro Sorte, deputato di Cambiamo!.

Sostenendo in maniera adeguata le scuole paritarie di ogni ordine e grado attraverso la detrazione fiscale totale della retta e l’equo trattamento di sostegno i dando così piena attuazione alla libertà di scelta educativa. (BergamoNews.it)

La notizia riportata su altri giornali

Published on May 13, 2020. A leggere le bozze del decreto “Rilancio” sembra quasi che le scuole paritarie siano state dimenticate. (TG2000)

Nel frattempo, la Lega ha anche presentato un disegno di legge per “l’istituzione di un fondo da 100 milioni per le scuole paritarie e la destinazione di una quota del 10Xmille al loro finanziamento”. Su quest’ultimo punto, tuttavia, nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una convergenza che non ha eguali. (La Tecnica della Scuola)

Approvato dal Consiglio dei Ministri il cosiddetto “Decreto rilancio” con il quale si stanziano quasi un miliardo e mezzo di euro per le scuole. E’ il contenuto della bozza del decreto rilancio. (Orizzonte Scuola)

Un grido di dolore arriva da questo mondo, dopo le anticipazioni del decreto Rilancio e del decreto Scuola che escludono di fatto le paritarie dagli stanziamenti. Si chiamano scuole paritarie e svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico, anche se la gestione non è in mano allo Stato. (ilGiornale.it)

Con una lettera inviata alle famiglie il 3 aprile infatti la stessa Fondazione comunicava la riduzione della quota di pagamento. (CesenaToday)

Peccato che ad oggi non sia stato dato alcun seguito a queste affermazioni: le scuole paritarie rischiano di chiudere e il Governo non sta facendo nulla». «Non prendere sul serio questa emergenza significa mettere a rischio il lavoro dei circa 100mila dipendenti delle scuole paritarie, nonché prepararsi a caricare il bilancio dello Stato in materia di istruzione di un’ulteriore pesante aggravio a partire dal prossimo anno scolastico». (Tempi.it)