Microsoft: stop alla pubblicità su FB e Instagram

Punto Informatico ECONOMIA

Lo ha fatto a partire dal mese di maggio per quanto riguarda le campagne di advertising destinate agli Stati Uniti scegliendo poi di ampliare la portata della decisione a tutto il mondo.

Sulla base di preoccupazioni che abbiamo manifestato in maggio, abbiamo sospeso tutta la spesa su Facebook e Instagram negli Stati Uniti, facendo poi lo stesso a livello mondiale.

Advertising: Microsoft via da Facebook e Instagram. (Punto Informatico)

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Capossela ha però specificato di essere in costante contatto con i vertici di Facebook e di Instagram per poter riprendere in futuro le attività, una volta risolte queste problematiche. A rivelare la notizia è stato Axios che ha citato una chat interna in cui il responsabile marketing dell’azienda Chris Capossela annunciava l’interruzione a partire dallo scorso maggio. (Corriere della Sera)

Oltre 150 aziende si sono unite alla campagna Stop Hate For Profits, nata per contrastare l’odio in rete, e hanno rimosso le proprie inserzioni pubblicitarie dal social. In totale, oltre 150 aziende si sono unite al boicottaggio ( ), ognuna con modalità leggermente diverse. (Sky Tg24 )

È quanto scrive in esclusiva Axios che cita una chat interna del gruppo. Il risultato - scrive Axios - è comunque che un altro grande inserzionista in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma social. (Rai News)

Oltre a questi big hanno aderito a #StopHateForProfit decine di marchi Usa, di piccole aziende locali e inserzionisti "minori". n'altra brutta notizia per Facebook: Microsoft ha deciso di sospendere gli annunci pubblicitari su scala mondiale sul social e su Instagram (Ticinonline)

Microsoft ha sospeso la sua pubblicità su Facebook e Instagram negli Stati Uniti a maggio e recentemente ha esteso il provvedimento a livello globale. Tuttavia, a differenza dei molti inserzionisti che hanno recentemente aderito alla campagna di boicottaggio di Facebook, Microsoft è preoccupata per dove vengono mostrati i suoi annunci, non per le politiche di Facebook. (L'HuffPost)

Neanche ad una persona ricchissima come Mark Zuckerberg che per placare la fuga della pubblicità delle grandi aziende dalla sua piattaforma ha annunciato due importanti novità. L’avvento dei social ha cambiato profondamente lo scenario mediatico e l’unica cosa certa è che non si può restare con un sistema di norme disegnato prima della rivoluzione digitale. (Tiscali.it)