Caso Gregoretti, Salvini: «Decidevamo e festeggiavamo insieme». Lamorgese depone in aula

Il Messaggero INTERNO

I ricollocamenti già effettuati sono 975, a fronte dei 125 trasferiti in Europa nei 9 mesi del 2019 precedenti all'accordo.

«Ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti: quello che facevamo, lo decidevamo e lo festeggiavamo insieme» col «merito di avere svegliato l'Europa».

Sul palco dei testimoni, nell'aula bunker del carcere di Bicocca di Catania, davanti al Gup Nunzio Sarpietro, depongono la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, e l'allora vicepremier e attuale responsabile della Farnesina, Luigi Di Maio (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

atteo Salvini esce dall'aula bunker ostentando la sicurezza di chi pensa che il peggio sia passato. Parole misurate, nessuna intenzione di buttare la croce addosso al leader della Lega, ma niente più di questo. (la Repubblica)

Perfino sull'Europa e sui migranti Salvini sembra soddisfatto perché «nel suo discorso Draghi l'ha detto due volte: cambiare le norme europee. Con il governatore della Sicilia, Musumeci, Matteo affronta vari temi e si sbilancia sull'idea d'intitolare il Ponte sullo Stretto a Draghi (Liberoquotidiano.it)

Tutti pontificano, tutti chiacchierano, ma in aula bunker dove ci sono i processi di mafia c'è Matteo Salvini da imputato Per Matteo Salvini i due ministri hanno confermato "una continuità e una condivisione nell'azione di governo". (Yahoo Notizie)

Sul palco dei testimoni, nell’aula bunker del carcere di Bicocca di Catania, hanno deposto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, e l’allora vicepremier e responsabile della Farnesina, Luigi Di Maio (LA NOTIZIA)

Le dichiarazioni di Di Maio ribadiscono il perimetro di una volontà politica condivisa nel governo e, dunque, non sindacabile dall’autorità giudiziaria. I fatti contestati risalgono all’estate del 2019, quando il titolare del Viminale negò lo sbarco dei migranti, ospitati dalla nave della Guardia Costiera Gregoretti, nel rispetto della legge allora vigente. (Nicola Porro)

«Ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti: quello che facevamo, lo decidevamo e lo festeggiavamo insieme» col «merito di avere svegliato l’Europa». E’ la chiave di lettura di Matteo Salvini della quarta udienza dell’udienza preliminare per la sua richiesta di rinvio a giudizio per sequestro di persona per il ritardo nello sbarco dei migranti su nave Gregoretti nel luglio del 2019 ad Augusta (Siracusa). (La Sicilia)