Uno sguardo più da vicino: la miniera cinese di Mojiang e il suo ruolo nella genesi del COVID-19

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La miniera si trova a Mujiang, nel sud-ovest della Cina, a circa 1.500 chilometri da Wuhan, dove è stato identificato per la prima volta il COVID-19.

Dal 2012 al 2015, i ricercatori del WIV hanno identificato fino a 293 coronavirus dentro e intorno alla miniera.

In un rapporto preliminare del mese scorso, Shi e altri ricercatori hanno affermato che nessuno degli otto era più vicino a SARS-CoV-2 di RaTG13

Quali altri virus sono stati trovati nella miniera?

Settimane dopo, sono stati portati d’urgenza in un ospedale nella capitale provinciale Kunming con tosse persistente, febbre, dolore alla testa e al petto e difficoltà respiratorie. (Buzznews portale di notizie)

Ne parlano anche altre testate

Se non chiusi, la stragrande maggioranza di questi mercati in Cina e in tutto il mondo che vendono animali vivi devono essere meglio regolati e le condizioni igieniche migliorate Ma è ancora troppo poco: i tentativi di dissuadere le persone dal consumare questo tipo di prodotti sono ancora insufficienti. (greenMe.it)

Anche perché nessuno a questo punto ci assicura che nei laboratori cinesi non vi siano altri virus pandemici pronti ad essere immessi “sul mercato”. Pechino, in maniera deliberata e agendo come uno Stato canaglia, non ha avvisato la comunità internazionale del COVID-19 quando si poteva evitare tranquillamente la pandemia. (Rights Reporter)

Le differenze tra il genoma di un virus naturale e di un virus chimerico sono univoche, ossia c’è la possibilità di riscontrarle in modo evidente oppure no? Di mezzo può esserci una mutazione, un altro ospite, un laboratorio, ma per affermare ciascuna di queste tesi serve una prova scientifica. (Avvenire)

Joe Biden ha dato 90 giorni di tempo alle agenzie Usa affinché gli esperti possano riferire, e spiegare che cosa è successo all’interno del famigerato laboratorio cinese. Da qui, considerando che nel WIV si studiavano virus altamente patogeni, l’ipotesi (ancora da confermare) che il virus possa aver accidentalmente contagiato un ricercatore del laboratorio di Wuhan (InsideOver)

Lo spiega all’AGI Sudhir Kumar, Ph.D, direttore dell’Istituto di Genomica e Medicina evoluzionistica presso la Temple University di Philadelphia, commentando il dibattito sulle origini della pandemia e del virus (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

E si torna alla questione dei funzionari del Dipartimento di Stato Usa La fuga del Sars-CoV-2 dal Wuhan Institute of Virology appare quantomeno veritiera. (Zone D'Ombra)