Limonov – The Ballad. La recensione del film

I film di Serebrennikov guardano spesso al punto di rottura, alla germinazione e allo sviluppo di un seme di follia, raccontando storie e vite che finiscono per essere trascinate e travolte da passioni esplosive o da forze irrazionali. Più di una volta, così, le immagini rischiano di perdere il controllo, lasciandosi andare ad accensioni visive, a ondeggiamenti e allucinazioni, che mostrano una vitalità segreta, a tratti dirompente. (Sentieri Selvaggi)

Su altre fonti

Dissidente in Unione sovietica, anzi no: solo desideroso di trovarsi un posto al sole, nel mondo, magari in America. Eroe romantico, pronto a tagliarsi le vene per la donna amata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Limonov, il nuovo film di Kirill Serebrennikov, è stata presentato in anteprima mondiale, in Concorso, al 77° Festival di Cannes. (Sky Tg24 )

Non si spremono così anche i Limonov? Nulla da eccepire sul romanzo (Adelphi, 2011) bestseller di Emmanuel Carrère, che pure si sarebbe potuto risparmiare l’immancabile cammeo, ma che vogliamo dire di questo atteso adattamento, in Concorso al 77° Festival di Cannes e prossimamente nelle nostre sale? Produzione italiana, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, … (Il Fatto Quotidiano)

Cannes 77, giorno 6. Limonov ha poco Limonov Body horror impazza: la fama è effimera

Con queste parole Emmanuel Carrère introduce Ėduard Veniaminovič Savenko in “Limonov” (Adelphi, 2012), il caso editoriale da cui è stato tratto l’omonimo film di Kirill Serebrennikov presentato in questi giorni al festival di Cannes. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono i classici: Take a Walk on the Wild Side, I’m Waiting for My Man, Sunday Morning, roba perfettamente affine al racconto e che fa sempre un gran piacere ascoltare. (L'HuffPost)

Procede il Concorso, senza particolari entusiasmi. Una medietà buona, dove raramente si resta davvero colpiti, semmai sono più le delusioni. (ilgazzettino.it)