Ue: oggi colloqui telefonici tra Conte e gli omologhi europei

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Il premier oggi è stato impegnato a tessere la 'tela' per puntellare il piano Merkel-Macron.

I colloqui in Europa Ue: oggi colloqui telefonici tra Conte e gli omologhi europei Questa sera il premier ha sentito la cancelliera Merkel, nel pomeriggio Macron.

Ma Conte al telefono con Macron ha rilanciato la necessita' che "il negoziato sia ambizioso".

Conte anche oggi, visitando alcuni negozi del centro, si e' sincerato su come l'Italia sta ripartendo, con l'allentamento delle misure. (Rai News)

Ne parlano anche altre fonti

Fino ad arrivare al futuro recovery fund, per il quale siamo in attesa della proposta da parte della medesima Commissione. A partire dal 20 marzo la Commissione europea ha avviato un temporary framework, già modificato due volte, per consentire ai Membri di intervenire a sostegno delle imprese nazionali. (Il Sole 24 ORE)

Non è concepibile che, con l’Europa di ventisette Stati, per l’approvazione di importanti decisioni è richiesta l’unanimità. I grossi problemi che il coronavirus sta creando in tutto il mondo, fa trascurare molti altri problemi di natura diversa che ci riguardano molto da vicino. (StartNews)

L'Italia non solo è favorevole alla portata del ''bazooka'' messo sul piatto da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, ma anche alla velocità del suo meccanismo. Il nodo da sciogliere. Il principale nodo da sciogliere riguarda il citato Recovery Fund. (ilGiornale.it)

Questo ha compensato i limiti dell’infrastruttura fisica, del numero degli operatori sanitari e degli investimenti negli anni passati”. Anzi: “La frammentazione del sistema sanitario e il coordinamento tra le autorità centrali e regionali ha rallentato l’implementazione delle misure di contenimento”. (Fanpage.it)

È certo comunque che la ripresa sarà fortemente “asimmetrica”: a V per alcuni, a W per altri e ad U o L per altri ancora. Se partisse a giugno sarebbe un enorme inaspettato successo, ma se partisse il prossimo anno si perderebbe la sua efficacia di impatto sulla profonda crisi economica già in atto. (Il Sole 24 ORE)

Da una parte c'è chi vuole un vero coordinamento delle misure e dall'altra, invece, chi preferisce cominciare dagli accordi bilaterali fra le capitali. Tuttavia, l'incontro di ieri fra i ministri degli Esteri di dieci Paesi - fra cui Francia e Germania - testimonia che i negoziati vanno avanti su binari paralleli. (Il Messaggero)