Su Generali i soci cercano un accordo

il Giornale ECONOMIA

Uno schema manageriale, che taglia fuori i grandi soci e che, se passasse, costringerebbe Del Vecchio e Caltagirone, che in Generali hanno entrambi quote vicine al 5%, a stare solo a guardare.

Per questo è da escludere che il prossimo 2 agosto, il cda di Generali convocato per approvare la semestrale venga chiamato a decidere anche sulla lista del cda

Meglio sarebbe lasciare le cose come stanno e presentare al mercato più liste dei gradi soci. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

Affermatosi tra immobiliare e costruzioni, Caltagirone poi ha diversificato nei servizi municipalizzati e nella finanza: e negli ultimi 15 anni ha comprato e poi venduto quote rotonde in Bnl, Mps, Unicredit”. (Startmag Web magazine)

In particolare, il secondo trimestre dovrebbe mostrare un rimbalzo dei volumi per i principali produttori di automobili con una sovraperformance nel segmento Premium. Brembo - Potenziale aumento della guidance. (Milano Finanza)

Nel frattempo il Sole 24 Ore oggi evoca scenari da Opa: “Un accordo tra i maggiori azionisti di Generali supererebbe di gran lunga la soglia dell’Opa, che, come per la stessa Mediobanca, anche per Trieste è del 25% “Lo statuto di Generali ha da poco accolto la possibilità che il Cda uscente rediga una propria lista di amministratori, mentre Caltagirone e Del Vecchio chiederebbero un ruolo piu’ attivo nella definizione del board di Generali”, ricorda Equita. (Startmag Web magazine)

Torna in primo piano il tema della governance di Generali dopo che Caltagirone (secondo azionista di Generali con una quota del 5,6%) è salito in Mediobanca (primo azionista di Generali con il 12,9%), con la possibilità di arrivare sopra al 5%. (Yahoo Finanza)

Un piccolo passo in più rispetto a quanto dichiarato solo l’altro ieri, era al 2,88%, e compiuto a valle di acquisti mirati effettuati in Borsa tra il 12 e il 21 luglio. 3' di lettura. Francesco Gaetano Caltagirone sale al 3,003% di Mediobanca. (Il Sole 24 ORE)

Non a caso, nell’eventualità di operazioni straordinarie sulla compagnia triestina, il governo ha in mano poteri speciali da esercitare se si manifesta un grave pregiudizio per la nazione. (Il Fatto Quotidiano)