Un’Italia a due velocità: Sud frenato dal caro-prezzi

La Gazzetta del Mezzogiorno SALUTE

Ma il mutato contesto dovuto alla guerra espone l’economia italiana a nuove turbolenze, allontanandola da una ripartenza relativamente tranquilla e coesa tra Nord e Sud.

Gli allievi della scuola primaria, al Sud, frequentano mediamente quattro ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord.

Con il governo Draghi avevamo assicurato al sistema scolastico del Sud oltre due miliardi e mezzo per recuperare questo intollerabile divario»

Un’Italia a due velocità con il Sud che insegue la crescita del Nord, senza mai raggiungerla. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre testate

La Svimez, nelle sue anticipazioni estive, stima a fine anno un Prodotto interno lordo (Pil) meridionale a +2,8%, contro il 3,6 del Centro-Nord. E il Centro Nord surclassa entrambi con un Pil al +3,6 a fine anno in corso e a +1,7% il prossimo. (Corriere del Mezzogiorno)

Risultato: gli allievi della scuola primaria nel Mezzogiorno frequentano mediamente 4 ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord (TeleRama News)

Oltre il 60% degli alunni del Sud non ha né la mensa né la palestra e il tempo pieno è molto minore nel Mezzogiorno Perché l’Italia è il grande malato d’Europa, a Nord come a Sud». (Avvenire)

La Svimez calcola che nel Sud gli enti locali impiegano in media 450 giorni in più per realizzare le infrastrutture del Pnrr rispetto al Centro Nord. Pil in affanno e allarme Pnrr nel Mezzogiorno. (Telemia)

Nel 2023, il Pil dovrebbe segnare un incremento dell'1,7% nelle regioni centrosettentrionali, e dello 0,9% in quelle del Sud Il PIL del Sud - calato dell'8% nel 2020 (-9% il calo a livello nazionale) - è cresciuto infatti del 5,9% nel 2021 (a fronte di una crescita nazionale del +6,6%). (Borsa Italiana)

In tutto il Sud sono circa 650mila bambini, il 79% del totale nazionale: l'Isola ne conta 184mila, l'88% del suo target; seguita da Campania (200mila, corrispondenti al 87%), Calabria (60mila, 80%, e Puglia (100mila, 65%). (RagusaNews)