Covid. Ricoverato in terapia intensiva: 'Al Fatebenefratelli mi hanno salvato la vita'

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Trascorsi un paio di giorni, Pietro viene trasferito nel reparto di Terapia Intensiva: “Le mie condizioni erano davvero gravi – ha spiegato -.

Al termine di questo periodo sono stato poi portato nel reparto di Medicina, dove sono rimasto per una settimana circa prima della dimissione”

Così Pietro Attilio Viapiana, 67 anni di Eupilio, ha voluto ringraziare il personale dell’ospedale Fatebenefratelli di Erba dove è rimasto ricoverato per circa 30 giorni dopo aver contratto il Covid-19 e aver sviluppato una polmonite interstiziale bilaterale. (erbanotizie)

Ne parlano anche altre fonti

Lieve aumento (da 66 a 68) invece per le terapie intensive. In calo da 37 a 36 i ricoverati a Villa Serena, la struttura sanitaria privata in via Colle Onorato a Jesi. (QDM Notizie)

è da tempo diffusa l’idea che quando un paziente entra in Terapia Intensiva, la famiglia debba esserne allontanata. In antitesi a quanto registrato nel resto d’Europa, prima della pandemia, solo il 2% delle strutture per adulti, consentiva ai parenti di stare vicino ai propri cari h24. (La Repubblica)

(Redazione). Leggi anche. COVID-19 / Nelle Marche 330 nuovi positivi, 69 in provincia di Ancona Questa la distribuzione dei ricoverati in terapia intensiva: 15 Marche Nord, 15 a Torrette, 7 Jesi, 13 al Covid Hospital di Civitanova Marche, 4 a Fermo, 8 San Benedetto del Tronto, 5 a Senigallia. (QDM Notizie)

Un dato che però non combacia con quello del Ministero della Salute in cui viene sottolineato che su 148 nuovi ricoveri in terapia intensiva in tutta Italia, 40 sono della Puglia. Solo oggi, infatti, si è registrato un rapporto dei positivi in base ai tamponi effettuati pari al 10%, una percentuale in netta crescita rispetto a quella dei giorni scorsi (Il Quotidiano Italiano - Bari)

Se la vaccinazione degli over 80 è ormai in dirittura di arrivo, le coperture della fascia 70-79 e, soprattutto, della fascia 60-69 sono ancora limitate per avere un impatto rilevante su ricoveri e terapie intensive. (Money.it)

sguardi, carezze, parole alcuni ospedali considerano il rapporto tra il paziente e i suoi familiari come una parte fondamentale e integrante della cura. (La Repubblica)