Mazzette e concorsi truccati per entrare nelle forze dell'ordine

Voce di Napoli INTERNO

Nei riguardi di questi ultimi è stata adottata, in conformità alla richiesta dell’Ufficio, la misura cautelare degli arresti domiciliari

Tutti risultano avere svolto la funzione di intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali.

Mazzette e concorsi truccati per entrare nelle forze dell’ordine. Spena e Russo vennero sorpresi all’interno degli uffici di organizzazione sindacale, mentre intascavano 8mila euro. (Voce di Napoli)

La notizia riportata su altri giornali

Sostanzialmente il denaro, sempre secondo i magistrati, serviva per superare le prove psico-attitudinali. Questo lo scandalo scoperto dalla Procura di Napoli, guidata dal procuratore Giovanni Melillo, che ha portato all’arresto di quattordici persone. (LA NOTIZIA)

Secondo gli inquirenti, tutti gli indagati avrebbero fatto da "intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all'indebito superamento delle prove concorsuali". (Fanpage)

Sono accusati di avere promesso e poi agevolato, in cambio di mazzette, alcuni partecipanti ai concorsi per il reclutamento nei Corpi delle Forze Armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia Penitenziaria a superare le prove psico-attitudinali. (La Repubblica)

fonte: ADN KRONOS Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tutti risulterebbero aver svolto la funzione di “intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali”. (Polizia Penitenziaria)

Inoltre sui due certificati trovati nel laboratorio sono stati trovati il timbro e la firma del direttore mentre quelli sequestrati nella scuola c’era solo il timbro. (CasertaNews)

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tutti risulterebbero aver svolto la funzione di «intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali». Tra queste pubblici ufficiali come Aniello Aversano, assistente capo della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Gennaro Fatone, vigile urbano del Comune di Caivano e Giorgio Spina, caporal maggiore dell’Esercito in servizio nella caserma di Maddaloni, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari. (CasertaCE)