Modelli FCA con piattaforma PSA: web in fiamme per nulla

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Però la Rete è andata in fusione con ipotesi allarmistiche: della serie, i fornitori italiani di FCA moriranno.

Prima, avevano rapporti solo con FCA; domani, avranno rapporti anche con PSA, per il tramite di FCA.

Ad alzare la temperatura, i modelli FCA con piattaforma PSA.

Anzi, le cose per i fornitori italiani (super competitivi, nulla hanno da invidiare ai francesi nell’automotive) potrebbero migliorare. (ClubAlfa.it)

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In particolare, all'interno dell'indotto torinese, c’è chi ha elaborato un'equazione che almeno per ora non ha riscontri, ovvero "piattaforma francese uguale componenti francesi". I gruppi FCA e PSA hanno “avviato discussioni per potenziali progetti di cooperazione sul segmento B, separatamente da qualsiasi negoziato sulla fusione". (Quattroruote)

“Fiat Chrysler ha lavorato a stretto contatto con EPA e CARB e continuiamo a farlo su un gruppo di veicoli equipaggiati con motori Tigershark. La questione Tigershark, secondo FCA, non è collegata ai problemi di emissioni diesel dell’azienda. (ClubAlfa.it)

Tanto più che Psa ha già annunciato una nuova piattaforma, da adottare entro il 2023, per i modelli elettrici dei suv e delle berline. Come detto, l’intesa sulla piattaforma unica per il segmento B tra Psa e Fca non è legata alle nozze in corso. (Imola Oggi)

Questi infatti temono che questo sia solo l’inizio di quello che potrebbe accadere una colta che la fusione tra FCA e PSA opererà a pieno regime. Fiat e Lancia sono le prime vittime della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo PSA. (Ultim'ora News)

FCA ha, infatti, informato gli attuali fornitori di interrompere le attività di sviluppo per il futuro. Non è certo una sorpresa che il gruppo Stellantis che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA adotterà la piattaforma CMP del gruppo PSA per la realizzazione di modelli di segmento B. (ClubAlfa.it)

Fca e Psa hanno annunciato in una nota congiunta il nome della nuova casa automobilistica che il prossimo anno si inserirà fra i giganti globali, quei costruttori in grado di produrre e vendere dieci milioni di veicoli l’anno. (Il Messaggero)