Perù, la Procura chiede l'arresto della candidata alle presidenziali Fujimori indagata per corruzione

Il Mattino di Padova ESTERI

Manca ancora l'ufficialità ma Pedro Castillo, insegnante di liceo che non ha mai ricoperto cariche pubbliche e candidato della sinistra alle presidenziali in Perù, avrebbe vinto le elezioni contro la sfidante della destra Keiko Fujimori

Perez ha invece sostenuto che Fujimori avrebbe violato le restrizioni a cui sarebbe sottoposta per il caso di corruzione che la vede sotto inchiesta dal 2018.

Il procuratore capo del Perù Jose Domingo Perez ha chiesto l'arresto della candidata presidenziale Keiko Fujimori in relazione al caso di corruzione per cui è indagata. (Il Mattino di Padova)

La notizia riportata su altre testate

«La missione non ha rilevato gravi irregolarità», indica il rapporto preliminare della missione che saluta un «processo elettorale positivo, in cui si sono registrati miglioramenti sostanziali tra il primo e il secondo turno». (Bluewin)

La folla festeggia la vittoria di Pedro Castillo davanti al quartier generale di Perù Libre a Lima (afp) Perù, il leader della sinistra Castillo batte la "principessa" della destra Fujimori. Che però ora vuole il riconteggio di Daniele Mastrogiacomo. (La Repubblica)

La quota del Pil destinata all’educazione dovrà passare dal 3,5 al 10 per cento e anche quella per l’agricoltura dovrà essere sensibilmente aumentata. Marxista ma contrario ad aborto, eutanasia e matrimonio gay, chi è il (quasi) presidente del Perù? (Tempi.it)

Secondo quanto riporta la Cnn, Fujimori ha respinto la richiesta come assurda: «Il pubblico ministero sa dove vivo, non ho intenzione di fuggire», ha detto. Benché diversi osservatori internazionali abbiano smentito le presunte irregolarità denunciate da Fujimori, le dispute legali potrebbero andare avanti anche per due settimane e ribaltare i risultati delle elezioni. (Farodiroma)

La magistratura però tira in ballo il suo coinvolgimento nello scandalo Odebrecht: avrebbe intascato tangenti per le campagne elettorali del 2011 e 2016 (La Repubblica)

Intanto, su richiesta della candidata populista di destra Keiko Fujimori, le autorità hanno iniziato la revisione di decine di migliaia di schede. La delegazione di osservatori dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), che è stata incaricata di vigilare sulle elezioni in Perù, ha comunicato di non avere trovato nessuna “grave irregolarità” nello svolgimento della consultazione. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)