Courmayeur, due giorni senza acqua per una frana: taniche e disdette, oggi è tornata ma "va bollita"

Blitz quotidiano INTERNO

L’acqua usata per scopi alimentari necessita “ancora di essere bollita, poiché potranno esserci delle impurità”.

L’acqua dovrà essere però bollita se usata per scopi alimentari. “Le vasche dell’acquedotto stanno caricando e il servizio sarà progressivamente ripristinato per tutto il territorio comunale e anche per la frazione Verrand di Pré Saint Didier”.

E nella giornata di ieri, già dalle 7 di mattina c’erano già tante persone in coda. (Blitz quotidiano)

La notizia riportata su altri media

L’alto numero di escursionisti soccorsi nell’arco di 24 ore ha portato il Soccorso Alpino Veneto a diffondere un messaggio sui social, invitando a non scherzare con la pioggia. Una squadra, assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, è riuscita a raggiungerli da una strada secondaria. (Montagna.tv)

Lo fa sapere il Comune di Courmayeur, dove la mancanza di acqua in questi giorni ha creato pesanti disagi a residenti, albergatori, ristoratori e anche proteste tra i turisti che affollano la località per le vacanze estive. (Gazzetta di Parma)

Il Comune ha fatto sapere che il guasto è stato riparato e che i problemi sono quasi finiti: «I lavori di riparazione dell'acquedotto comunale, interessato nella sera del 5 agosto dalla frana in Val Ferret, sono sostanzialmente terminati», fanno sapere dal Comune. (leggo.it)

Il Comune di Courmayeur ha fatto sapere che “i lavori di riparazione dell'acquedotto comunale, interessato nella sera del 5 agosto dalla frana in Val Ferret, sono sostanzialmente terminati". Disagi e lamentele. (ilGiornale.it)

Torna l'acqua a Courmayeur: l'Amministrazione comunale ha reso noto che "i lavori di riparazione dell'acquedotto, interessato nella sera del 5 agosto dalla frana in Val Ferret, sono sostanzialmente terminati. (MeteoWeb)

Turisti in coda ai distributori. di Riccardo Bruno, inviato. COURMAYEUR (AOSTA) La coppia di turisti chiede al titolare del bar un tavolino all’aperto. Vengo a Courmayeur da quando ero piccola, da quando il ghiacciaio della Brenva arrivava fino a qui in basso» (Corriere della Sera)