Libia, Erdogan: "Stiamo inviando le truppe". Haftar e al Serraj confermano presenza a conferenza di Berlino

la Repubblica ESTERI

La scorsa settimana Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno lanciato un appello per il cessate il fuoco in Libia a partire da domenica.

Tregua però non accettata dal generale libico Khalifa Haftar, che continua la sua offensiva su Tripoli.

In precedenza, Erdogan aveva confermato in una riunione privata con i vertici del suo Akp l'invio di 35 militari con funzioni di "coordinamento" e supporto delle forze di Fayez al Serraj. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Sabato 18 gennaio 2020 - 18:36. La sfida di Haftar alla vigilia del summit di Berlino. L'inviato Onu Salamé: non bisogna giocare, è il pane dei libici. Secondo la fonte, la produzione di petrolio della Libia diminuirà di almeno 700.000 barili al giorno, il che equivale a oltre 47 milioni di dollari al giorno. (askanews)

Non è ancora chiaro se siederanno anche al tavolo dei negoziati. “Per quanto mi riguarda, possono anche esporre le loro idee sulla Libia uno dopo l’altro. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Le forze di Haftar hanno sparato "cercando di infiltrarsi verso le nostre forze», precisa il post, aggiungendo che le milizie filo-governative «hanno distrutto un carro armato» nell’azione. ANSA. Riproduzione riservata (Giornale di Sicilia)

L'accordo, accolto con disappunto dai vicini regionali (Grecia, Cipro, Israele), segna una fase nuova nello sfruttamento delle risorse energetiche libiche e pregiudica gli interessi italiani. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha palesato le sue mire sulla Libia. (Liberoquotidiano.it)

Soltanto una guida libica e un processo politico completamente interno può mettere fine al conflitto e portare una pace duratura”. Cessate il fuoco, embargo sulla vendita di armi, riattivazione dei processi politici, riforma del settore della sicurezza, riforma economiche e finanziarie, rispetto dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali. (9 colonne)

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare della Libia: “Pronti a rimodulare la presenza sul territorio nell’ambito di una missione europea”. E intende giocare un ruolo chiave anche alla conferenza di Berlino, dopo il nulla di fatto a Mosca che ha dimostrato come sul dossier libico nessun Paese può pensare di “risolvere il problema da solo”, ha dichiarato Giuseppe Conte. (News Mondo)