Libia, Erdogan a tutto gas spodesta l'Eni: la minaccia agli interessi italiani

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Tutto ciò accade a 4 giorni di distanza dall'incontro tra il presidente turco e il premier italiano, Giuseppe Conte.

L'accordo, accolto con disappunto dai vicini regionali (Grecia, Cipro, Israele), segna una fase nuova nello sfruttamento delle risorse energetiche libiche e pregiudica gli interessi italiani.

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha palesato le sue mire sulla Libia.

Erdogan ha definitivamente vuotato il sacco: "Entro il 2020 inizieremo le trivellazioni nel Mediterraneo orientale alla ricerca di nuovi giacimenti di gas naturale". (Liberoquotidiano.it)

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Alla conferenza di Berlino dovrebbe prendere parte anche Khalifa Haftar, ma sulla sua presenza c’è un clima di comprensibile incertezza. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna a parlare della Libia: “Pronti a rimodulare la presenza sul territorio nell’ambito di una missione europea”. (News Mondo)

Della questione libica ha parlato nel pomeriggio il premier Conte, richiamando le parti ad una nuova fase di pace. Dopo l’ok alle dichiarazioni finali è previsto che la cancelleria Angela Merkel incontri, separatamente, i due leader libici assenti al tavolo della conferenza. (MeteoWeek)

Ai sei punti sopra menzionati si aggiunge un ‘follow up’ che definisce il percorso di verifica da svolgere nel tempo sugli eventuali progressi ottenuti. Cessate il fuoco, embargo sulla vendita di armi, riattivazione dei processi politici, riforma del settore della sicurezza, riforma economiche e finanziarie, rispetto dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali. (9 colonne)

Secondo la fonte, la produzione di petrolio della Libia diminuirà di almeno 700.000 barili al giorno, il che equivale a oltre 47 milioni di dollari al giorno. Non bisogna fare del petrolio un’arma di guerra, non bisogna che diventi materia di divisioni o di chi offre di più”. (askanews)

«In una nuova violazione del cessate il fuoco», le milizie del generale Khalifa Haftar "aprono il fuoco sul fronte al-Khallatat": lo scrive la pagina Facebook dell’operazione 'Vulcano di collera' delle forze filo-governative citando il portavoce Mohamed Gnounou ma senza precisare dove si trovi questa località. (Giornale di Sicilia)

Lo conferma il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas alla Bild am Sonntag. – Il premier libico Fayez Al-Sarraj e il generale Khalifa Haftar parteciperanno alla conferenza di Berlino in programma domani. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)