Respinti in Libia hanno diritto a venire in Italia (e chiedere asilo). Sentenza storica

Redattore Sociale ESTERI

Per cui il giudice, nel reintegrare quelle persone, sentenzia che è ora compito delle autorità italiane consentire ai respinti illecitamente di entrare in italia e chiedere protezione”.

L’ azione legale è stata promossa da Amnesty International Italia con il supporto di Asgi.

“I respingimenti operati dal governo Berlusconi, direttamente e palesemaente violavano il diritto di non respingimento - conclude il ricercatore di Amnesty International -. (Redattore Sociale)

Su altre testate

Iscriviti alla newsletter. Ha diritto a tornare in Italia chi è stato respinto illegittimamente in Libia. La cosiddetta guardia costiera libica opera per lo Stato italiano per negare il diritto di asilo agli stranieri. (Sarita Libre)

Quanto al minisummit a 4 che si è tenuto ieri senza l'Italia "era un vertice sulla Siria che nasceva con un altro formato, nessuno parlerebbe di Libia senza coinvolgere l'Italia", puntualizza il presidente del Consiglio. (OlbiaNotizie)

È accaduto il 28 novembre scorso, e come spesso accade quando si tratta di buone notizie, la cosa rischia di passare in sordina. E una sentenza, per quanto relativa a fatti di dieci anni fa, può fare scuola e imporre un cambiamento clamoroso delle politiche del nostro Paese. (Tiscali.it)

Biglietto unico 5,00€, posti limitati su prenotazione scrivendo a [email protected] o chiamando il numero 045 8092199 in orario 9-12 ; 14-17 da lunedì a venerdì. ATELIER CREATIVI. • SABATO 12 e SABATO 26 OTTOBRE ore 10.00 – 11.30. (Rivista Africa)

Dopo aver identificato la perdita, la società ha arrestato le pompe diesel, scaricato il carburante dal sistema e isolato la pompa e la tubazione dal sistema di riempimento utilizzando valvole e piastre in acciaio. (Speciale Libia)

Lo annuncia Amnesty International che con l'Asgi aveva promosso un'azione contro il respingimento avvenuto nel luglio 2009. La sentenza, precisano Amnesty International e Asgi, fa riferimento «a quanto avvenuto tra il 2009 e il 2010 quando, a seguito della conclusione dell'Accordo con la Libia, l'Italia ha effettuato numerosi respingimenti: tale prassi era stata ritenuta illegittima già dalla Corte europea per i diritti umani ma, nonostante la condanna all'Italia, molti richiedenti asilo sono rimasti in attesa del giusto risarcimento e, soprattutto, senza la possibilità di accedere a una forma di protezione». (La Provincia Pavese)