Bonaccini-Salvini, la «strana» alleanza: «Riaprire i ristoranti a cena»

Corriere della Sera INTERNO

Le richieste a Roma «Al Governo chiediamo ristori superiori e che arrivino subito», aggiunge Bonaccini

Stefano Bonaccini dice sì ai ristoranti aperti anche la sera, come proposto dal leader della Lega Matteo Salvini.

Una proposta «ragionevole» dunque quella di Salvini, anche se il governatore Pd aggiunge «controlli piu’ serrati» all’ipotetica riapertura a cena.

Bonaccini cita anche la proposta del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per riaprire dove possibile cinema e teatri e aggiunge piscine e palestre, magari «a livello individuale, non con le aggregazioni». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Lo chiede ormai da giorni Matteo Salvini che ieri, in proposito, ha avuto un incontro con il premier Mario Draghi. Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli ha annunciato che «con il Cts stiamo lavorando a un protocollo per consentire alla ristorazione la ripartenza». (Leggo.it)

Stefano Bonaccini tiene il punto sulla riapertura dei ristoranti a cena e l'asse nato con Matteo Salvini. Idem per quanto riguarda piscine e palestre, per le quali la proposta del governatore e' di valutare "se individualmente, prendendo le persone ad una ad una" e' possibile una riapertura. (CesenaToday)

(LaPresse) – “Lavorare da subito, anche in un’ottica di respiro lungo, per identificare settori ed attività che – al verificarsi di determinate condizioni epidemiologiche e in condizioni di sicurezza – possano riaprire in sicurezza”. (LaPresse)

Ci sono settori di cui non parla nessuno come la cultura, dove non lavorano da un anno. “I cittadini hanno bisogno di sentire le istituzioni vicine. (AGI - Agenzia Italia)

Si tratta di quelle porzioni di territorio dove, da alcuni giorni, “si registra una situazione di progressiva criticità a causa dell’incremento dei contagi da Covid-19”. Quello adottato, sostengono, in una nota, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini è “un provvedimento sofferto ma necessario e non rimandabile, deciso con l’accordo di tutte le parti coinvolte” e basato, osservano, sulle “indicazioni medico-scientifiche, l’evoluzione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, attraverso nuove varianti del virus, e l’incremento dei casi” (Livingcesenatico)

Il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, dopo Pasqua. La situazione dei contagi nelle province vede Ravenna con 240 nuovi casi seguita da Bologna e Rimini con 222 contagi e quattro decessi (San Marino Rtv)