Si presenta per la vaccinazione: prenotata per lo Pfizer, idonea ad Astrazeneca, ma è costretta a tornare a casa senza iniezione

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

Magari con gentilezza, pure con motivazioni burocratiche che reggono, ma senza mostrare la necessaria flessibilità nell’emergenza straordinaria in atto.

Appartiene alla fascia over 60 ed è caregiver in quanto assiste uno stretto congiunto in situazione di disabilità.

Di qui alcuni interrogativi: «La mia dose di Pfizer a chi è stata somministrata?

Pfizer, sottolinea Zorzin, «che può essere somministrato dai 16 anni d’età, senza alcuna indicazione di soggetti per i quali è vietato o non raccomandato». (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altri media

Bisognerà infatti capire se il decesso è dovuto ad una reazione avversa alla somministrazione o ad altra origine. Il nesso, ovviamente, è tutto da stabilire, ma nel frattempo la Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta sulla morte di un uomo di 69 anni, residente in Valdarno Aretino, deceduto due giorni dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer (Valdarno24)

"A breve partirà uno studio" per la somministrazione del vaccino anti Covid di Pfizer "nella fascia di età 5-11 anni, subito dopo dai 2 ai 5 anni e infine da 6 mesi a 2 anni. Il vaccino Pfizer per i ragazzi "è esattamente lo stesso di quello somministrato in fasce di età più alta. (Giornale di Sicilia)

Insieme a Pfizer, si fa largo anche l’ipotesi del vaccino Moderna per i giovani La stessa azienda Pfizer aveva già annunciato, qualche tempo fa, l’inizio degli studi sull’efficacia del suo vaccino Covid sui più giovani. (La Luce di Maria)

È “raccomandabile” un prolungamento nella somministrazione della seconda dose dei vaccini Pfizer-BioNtech e Moderna “nella sesta settimana dalla prima dose”, quindi dopo circa 42 giorni. CONTINUA A LEGGERE (Zoom24.it)

Estendere a 42 giorni l’intervallo fra la prima e la seconda dose dei vaccini anti-Covid di Pfizer-Biontech e Moderna. Un cambio di protocolli che però, assicura il Cts, non ha alcuna conseguenza dal punto di vista sanitario. (Il Fatto Quotidiano)

unque è lecito prevedere che a giugno anche i ragazzi potranno accedere alla campagna di profilassi anti Covid. Che si occuperà di visionare i dati presentati dall’azienda, ma anche i risultati dello studio clinico attualmente in corso sugli adolescenti a partire dai 12 anni. (ilmessaggero.it)