Risposta della Cina: gli USA spiano i loro alleati | Punto Informatico
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n seguito alle accuse mosse dagli USA e altri paesi, la Cina ha risposto che la maggioranza degli attacchi informatici proviene dagli Stati Uniti.
Ne parlano anche altre testate
La denuncia dell'UE. A testimonianza della serietà delle accuse mosse nei confronti della Cina c'è il fatto che gli Stati Uniti non si sono mossi da soli, ma di comune accordo con Unione Europea, Regno Unito, Australia, Canada Nuova Zelanda, Giappone e paesi NATO. (Tech Fanpage)
Insomma, è diventata un avversario sofisticato e ben più maturo degli Stati Uniti. La sicurezza dati coincide con quella nazionale. Blindati in casa, in guardia all’estero. (Il Sole 24 ORE)
Pechino al contrattacco: “Accuse irresponsabili”. La Cina non ha perso tempo e ha immediatamente rispedito al mittente le accuse dell’amministrazione Biden e dei suoi alleati sui massicci attacchi contro i server di Microsoft, definendole “infondate” e “irresponsabili”. (Il Sole 24 ORE)
Proprio in quest'ottica gli Usa, la Gran Bretagna, l'Ue e la Nato hanno formalmente accusato la Cina dell'attacco informatico ai danni del colosso di Redmond. Entrambi i gruppi erano attivi fino al 2013 in Medioriente, spostando di recente il loro raggio d'azione verso obiettivi Usa. (il Giornale)
Dopo la risposta di ambasciate e missioni diplomatiche sparse nel mondo alle accuse di cyberattacchi contro i server di Microsoft avanzate da Usa, Ue e alleati, il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha imputato a Washington la responsabilità di aver "costruito" un dossier "dal nulla" (ansa.it)
a Commissione Europea propone una revisione delle normi anti-riciclaggio tirando pesantemente in ballo le criptovalute ed i flussi di denaro anonimi. | Read More | Punto Informatico. Advertisements Loading (HelpMeTech)
