Ecco cosa rischiano i fornitori italiani di Fca

Startmag Web magazine ECONOMIA

Fca pronta a lasciare i fornitori italiani?

Pertanto vi chiediamo di cessare immediatamente ogni attività di ricerca, sviluppo e produzione onde evitare ulteriori costi e spese».

SI CERCA DI CAPIRE COSA VUOLE FARE FCA COI FORNITORI ITALIANI. A quanto pare, prima di prendere una posizione ben definita, sindacati e politici vogliono comprendere le reali intenzioni di Fca.

La buona notizia è che negli stabilimenti italiani non si producono utilitarie del segmento B (fatte in Polonia), quindi per logica i fornitori italiani non dovrebbero realizzare componenti per il progetto che ha ricevuto lo stop. (Startmag Web magazine)

Se ne è parlato anche su altri media

Ultimo aggiornamento: 16:55. . La newco del secolo si chiamerà Stellantis. Fca e Psa hanno annunciato in una nota congiunta il nome della nuova casa automobilistica che il prossimo anno si inserirà fra i giganti globali, quei costruttori in grado di produrre e vendere dieci milioni di veicoli l’anno. (Il Messaggero)

Ed è un toccasana nei giorni della grande crisi delle vetture: Fca è in rosso per oltre un miliardo di euro nel primo semestre 2020 e soffre soprattutto il crollo delle immatricolazioni in Europa. Come detto, l’intesa sulla piattaforma unica per il segmento B tra Psa e Fca non è legata alle nozze in corso. (Imola Oggi)

Molti fornitori dello stabilimento FCA in Polonia sono piccole e medie aziende italiane che operano, in particolare, nell’area industriale torinese. FCA ha, infatti, informato gli attuali fornitori di interrompere le attività di sviluppo per il futuro. (ClubAlfa.it)

I gruppi FCA e PSA hanno “avviato discussioni per potenziali progetti di cooperazione sul segmento B, separatamente da qualsiasi negoziato sulla fusione". In particolare, all'interno dell'indotto torinese, c’è chi ha elaborato un'equazione che almeno per ora non ha riscontri, ovvero "piattaforma francese uguale componenti francesi". (Quattroruote)

La questione Tigershark, secondo FCA, non è collegata ai problemi di emissioni diesel dell’azienda. L’EPA, tramite il portavoce Enesta Jones afferma che Fiat Chrysler sta effettuando un richiamo volontario basato sui test in uso effettuati dall’EPA. (ClubAlfa.it)

Prima, avevano rapporti solo con FCA; domani, avranno rapporti anche con PSA, per il tramite di FCA. Anzi, le cose per i fornitori italiani (super competitivi, nulla hanno da invidiare ai francesi nell’automotive) potrebbero migliorare. (ClubAlfa.it)