Pensioni, sindacati chiedono Ape Sociale per lavoratori fragili al coronavirus

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Consumatore.com INTERNO

I lavoratori fragili che risultano a rischio coronavirus, potrebbero avere la possibilità di andare in pensione anticipatamente nel 2021 attraverso l’Ape Sociale.

In particolar modo, si chiede l’inserimento della categoria dei lavoratori fragili a rischio coronavirus.

Pensioni, obiettivo è allargare Ape Sociale a lavoratori fragili e disoccupati privi di Naspi. Tutte queste ipotesi saranno studiate meglio nei prossimi giorni dall’esecutivo. (Consumatore.com)

Ne parlano anche altre testate

Causa Covid e anche per non irritare l’M5S, il governo non ha intenzione di sopprimere quota 100 in anticipo, come pure si vociferava nei mesi scorsi. Se ho accumulato 150.000 euro di contributi e vado in pensione a 67 anni, nel 2020 avrei diritto a una pensione lorda annua di 8.406 euro. (InvestireOggi.it)

Quota 100, la finestra che permette ai lavoratori che hanno raggiunto i 62 anni di età e i 38 di contributi versati di andare in pensione, sarà operativa ancora nel 2021 ma non verrà rifinanziata. I sindacati infatti hanno avanzato una controproposta, quota 41, con cui andrebbe in pensione chi ha versato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. (Silenzi e Falsità)

Quota 102: cos’è e come funziona. Dopo Quota 100 potrebbe arrivare Quota 102, ovvero una misura che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi, a fronte di un taglio dell’assegno proporzionale all’uscita anticipata. (The Italian Times)

Va detto comunque che a differenza di Quota 100 questa nuova misura prevede anche un taglio sull’assegno. Qualora dovesse essere Quota 102, quindi, la soluzione scelta, lo scalone che si verrebbe a creare al termine di Quota 100 verrebbe ridotto in quanto solamente di due anni. (Money.it)

In alcuni casi, previsti dalla legge Amato del 1992, è possibile accedere, sempre al compimento dei 67 anni ma con soli 15 anni di contributi. In alcuni rari casi, e al possesso di determinati requisiti, l’accesso è permesso anche con almeno 15 anni di contributi. (Money.it)

Al tavolo si è parlato anche di esodati e di lavoratori «fragili»: per questi ultimi, secondo quanto riferito dai sindacati, il ministro avrebbe aperto alla possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi. (Il Messaggero)