Ocse: "L'Italia comincia a rivedere la luce". Pil a +0,4% nel 2020

L'Unione Sarda.it INTERNO

Inoltre - sottolinea l'organizzazione - "con la riduzione delle incertezze legate alla politica interna, le condizioni di finanziamento diverranno più agevoli e gli incentivi fiscali dovrebbero sostenere gli investimenti".

Sulla lenta ripresa peseranno la "fiacca domanda esterna" e le "persistenti incertezze" legate alle guerre dei dazi a livello globale.

La crescita del Pil italiano dovrebbe riprendere "molto gradualmente" allo 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021, contro lo 0,2% del 2019.

Dall'altro lato i "consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavori dipendenti". (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri media

L’Ocse insiste, tra l’altro, sulla “riduzione delle spese fiscali, in particolare, degli incentivi dannosi per l’ambiente, nonché la lotta alla frode fiscale”. In Italia “si comincia a vedere una luce ed è bene così”: all’indomani del via libera di Bruxelles alla manovra italiana anche l’Ocse vuole vedere il bicchiere mezzo pieno ma restano i timori per la crescita del debito e non manca il monito a rivedere Quota 100. (L'HuffPost)

È quanto emerge dall’Economic Outlook, il report semestrale elaborato dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). L’anno prossimo è stato confermato un rialzo della ricchezza prodotta dello 0,4% mentre per il 2021 il Pil è visto in aumento dello 0,5%. (Money.it)

Quanto al debito Boone ha evocato gli otto Paesi, tra cui l'Italia, richiamati ieri da Bruxelles. Roma, 21 novembre 2019 - La capo economista dell'Ocse, Laurence Boone - alla presentazione dell' Economic Outlook - ha dichiarato: "In Italia si comincia a vedere una luce. (QUOTIDIANO.NET)

A sostenere gli investimenti, stima l’Ocse, la “riduzione dell’incertezza della politica interna, condizioni di finanziamento più facili e incentivi fiscali”. L’Ocse invita poi a “ridurre in particolare i sussidi dannosi per l’ambiente e combattere l’evasione fiscale“, così da migliorare l’equità del sistema. (QuiFinanza)

L’Ocse ha chiesto all’Italia una “razionalizzazione” della spesa pubblica, oltre alla cancellazione di quota 100 sulle pensioni. Il rapporto deficit-Pil è atteso stabile al 2,2% nel 2019 e nel 2020 e in flessione al 2% nel 2021. (Finanzaonline.com)

La Germania, frenata anche dalla crisi del settore dell'auto, il prossimo anno crescerà come l'Italia: +0,4%, in frenata dal +0,6% previsto per quest'anno. La politica di bilancio sosterrà l'attività tramite riduzioni dei fardelli fiscali e dei contributi, così come con un aumento degli investimenti pubblici e degli incentivi alle imprese". (Milano Finanza)