Cina: si conferma primo Paese al mondo per popolazione

Corriere della Sera ESTERI

«Restano molte incertezze», ha aggiunto Ning, in merito alla difficoltà di fare stime e previsioni sugli scenari futuri su cui pendono nodi da sciogliere come l’invecchiamento della popolazione.

Secondo gli esperti, la Cina potrebbe cominciare ad accusare una contrazione demografica in uno o due anni

Con 1.411.778.724 di persone, la Cina «si conferma il primo Paese al mondo per popolazione»: il commissario dell’Ufficio nazionale di statistica, Ning Jizhe, presentando il Settimo censimento, ha affermato «che un giorno sarà prima o poi raggiunto un picco» al quale seguirà il calo progressivo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I dati hanno dimostrato inoltre che il dividendo demografico cinese si sta trasformando rapidamente in vantaggio in termini di risorse umane a disposizione del paese, il che continuerà a consolidare la colonna portante dello sviluppo cinese. (Radio Cina Internazionale)

La popolazione cinese raggiungerà il picco in futuro, dicono le autorità, ma rimane l'incertezza su quando accadrà nello specifico A rivelarlo i dati del settimo censimento nazionale, presentati dall'Ufficio nazionale di statistica. (Euronews Italiano)

Insomma, non c’è nessun calo e la popolazione cinese continua a crescere. Dopo diverse settimane di ritardi e di speculazioni, Pechino ha pubblicato i dati molto attesi del suo censimento decennale. (Il Riformista)

Il tasso di fecondità è sceso da 1,8 a 1,3 - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Il calo delle nascite è, in tutto il mondo, un effetto collaterale della pandemia. Anche la Cina ne è stata interessata con una drastica riduzione demografica, soprattutto a partire dal 2021. (Avvenire)

Ma il dato più preoccupante per la tenuta demografica della Cina è quello relativo al 2020, lo scorso anno caratterizzato dalla pandemia Covid-19. Martedì 11 maggio 2021 - 10:31. Cina, censimento conferma rallentamento crescita popolazione. (Agenzia askanews)

Nel 2020 si assiste a un nuovo crollo delle nascite, che passano dai 14.65 milioni del 2019 ai 12 milioni dello scorso anno. Le implicazioni sono sia di carattere interno che di approccio al resto del mondo e rischiano di complicare il Chinese Dream di Xi Jinping. (Eastwest)