Da La Spezia - Digos al lavoro per identificare autori scontri: la ricostruzione degli incidenti

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Alcuni spezzini hanno raccontato di essere stati colpiti con le aste della bandiere, durante il tragitto verso lo stadio, da un gruppo napoletani che transitavano a bordo di pulmini.

La ricostruzione degli incidenti: Inizialmente sono stati alcuni napoletani a scavalcare la recinzione tra il settore ospiti, entrare sul terreno di gioco e provare ad aggredire con cinghie ed aste di bandiere alcuni supporter spezzini nella vicina Curva Piscina. (Tutto Napoli)

Se ne è parlato anche su altre testate

A quel punto la ripresa serve solo per i giusti omaggi a Erlic, Provedel e Maggiore e poco altro. Una festa rovinata. (LA NAZIONE)

Al gol di Politano, al 10' del primo tempo, inizia il lancio di fumogeni, razzi, torce e monetine verso la Curva Piscina occupata dai tifosi napoletani. Iniziano i cori: in uno, quelli dello Spezia (pochi, sia chiaro) oltre ai soliti ritornelli, intonano l'odio verso Diego Maradona (CalcioNapoli1926.it)

Giuseppe Bruscolotti critica i cori contro Maradona lanciati dai tifosi dello spezia in occasione della sfida casalinga contro il Napoli. momenti di tensione che sono continuati anche dopo la ripresa con i soliti cori contro Napoli e la città di Napoli. (Calcio Napoli, notizie su Napolipiu.com)

Determinati addii potrebbero abbassare l'autostima della squadra e potrebbero esserci diversi" Luciano Spalletti, dopo la vittoria del suo Napoli per 0-3 sullo Spezia nell'ultima giornata di Serie A, ai microfoni di DAZN ha parlato delle ambizioni del club azzurro in vista della prossima stagione. (Fcinternews.it)

Spezia-Napoli è stata purtroppo caratterizzata non solo da tre reti della squadra di Luciano Spalletti, ma anche da incresciosi cori contro Diego Armando Maradona. Io per queste persone non ho pietà, non le perdonerò mai: il perdono non lo meritano! (AreaNapoli.it)

La polizia è intervenuta con un ’cordone’ per evitare contatti tra le due tifoserie. Altri incidenti sono avvenuti alla stazione, in un pomeriggio dove lo sport è finito davvero in secondo piano (LA NAZIONE)