Pil: Bce, verso stagnazione in seconda metà 2022 e inizio 2023

LaPresse ECONOMIA

E’ quanto si legge nel bollettino economico della Bce diffuso oggi

Roma, 22 set.

(LaPresse) – “Dopo il recupero osservato nella prima metà del 2022 i dati recenti indicano un considerevole rallentamento della crescita nell’area dell’euro, con l’economia che dovrebbe ristagnare nel prosieguo dell’anno e nel primo trimestre del 2023”.

(LaPresse)

Ne parlano anche altre fonti

In una delle giornate più complesse del mese, in cui a distanza di poche ore si è assistito al rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e poi della Banca nazionale svizzera, arriva puntuale il bollettino economico della Banca centrale europea (Bce) che conferma l’andamento al ribasso della crescita nell’Eurozona nei mesi a venire. (MoneyMag.ch)

Gli ultimi dati relativi all'indagine della Banca Centrale Europea segnalano un'ampia moderazione dell'attività economica della zona euro. Dalla Bce arriva l'ennesimo allarme sul rallentamento della crescita economica globale e quindi anche della zona euro. (Milano Finanza)

L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica. (Quotidiano di Ragusa)

La mossa servirà a frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative d'inflazione. Addio ai tassi negativi anche in Svizzera. La Banca centrale europea sottolineano poi i rischi per la crescita legati al protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina (Sky Tg24 )

La sostenibilità del debito pubblico dipende in modo cruciale dalla crescita economica. Ad affermarlo è il membro del Comitato esecutivo della Bce, Isabel Schnabel, rispondendo a una domanda sull'ascesa politica dell'estrema destra in Italia con la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, durante un'intervista alla testata tedesca T-online. (Milano Finanza)

Quella parola lì, recessione, proprio non vogliono pronunciarla. Siamo nel momento di crisi più difficile e di incertezza più grande dal dopoguerra. (ilGiornale.it)