Turchia, si scava sotto le macerie a Gazantiep dopo il sisma

LaPresse INTERNO

La città colpita in modo devastante dalla prima scossa. I soccorritori sono al lavoro sotto le macerie degli edifici a Gazantiep, la città dell’Anatolia Sud Orientale più vicina all’epicentro della prima scossa del sisma di magnitudo 7.8 che ha devastato la Turchia e la confinante Siria.

Il bliancio delle vittime del terremoto è salito a oltre 4.300 morti

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“Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita“, ha affermato durante la riunione del consiglio dell’organizzazione a Ginevra, “in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire” È quanto stima Adelheid Marschang, Senior Emergency Officer dell‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il Guardian. (LaPresse)

Durante la notte la Turchia ha aggiornato a 2.921 il numero dei morti in seguito al terremoto di magnitudo 7.9 al confine con la Siria. Un esperto turco, l’ingegnere geofisico Övgün Ahmet Ercan, afferma che il sisma la potenza di 130 bombe atomiche. (Open)

La tragedia accomuna i due Paesi, che non hanno rapporti diplomatici. In campo Russia e Ucraina. E Israele offre aiuto a Damsco (la Repubblica)

In Turchia le vittime confermate sono 5.894, in Siria 1.932 Milano, 7 feb. (LaPresse)

Il bilancio di ieri pomeriggio contava 1541 decessi in Turchia, 538 tra le aree siriane controllate dal governo di Damasco e quelle dell’amministrazione autonoma del Nord-Est, 390 nei territori siriani occupati dalla Turchia o controllati da milizie sunnite. (Il Riformista)

Sono 3.432 i morti accertati in Turchia, 1.597 quelli in Siria. È salito a oltre 5 mila il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio. (Open)