Migranti, Onu e Amnesty: basta sostenere la Guardia costiera libica

La Difesa del Popolo INTERNO

L'ente Onu ha definito questa situazione "preoccupante", visto che "i migranti che vengono rimpatriati in Libia sono sottoposti a detenzioni arbitrarie, estorsioni, sparizioni e atti di tortura".

Amnesty ha pertanto lanciato un appello agli Stati europei e all'Italia, affinché venga sospesa "la cooperazione con la Libia in tema di controllo dell'immigrazione e delle frontiere"

Il rapporto dell'Oim ha messo inoltre in evidenza che ad aumentare, di circa tre volte, è stato anche il numero di rimpatri in Libia a opera della Guardia costiera locale. (La Difesa del Popolo)

Ne parlano anche altri giornali

È stato bocciato invece il testo a prima firma Palazzotto (Leu) condiviso da una trentina di deputati che chiedeva lo stop della cooperazione con la Guardia costiera libica. “Ribadiamo la nostra richiesta di non rinnovare la missione legata al sostegno alla Guardia Costiera libica e di riformulare interamente la strategia italiana nel Mediterraneo finora dimostratasi fallimentare” ha dichiarato la portavoce di Aoi, Silvia Stilli. (Dire)

La votazione di oggi a favore del rifinanziamento della Guardia costiera libica è una pagina triste: se porta a prorogare uno stato di fatto che vede i respingimenti dei migranti in fuga da situazioni drammatiche e a non tutelare il diritto alla protezione internazionale, tollera allo stesso tempo le violenze e le morti non solo in mare, ma anche nelle carceri”. (Servizio Informazione Religiosa)

Le persone intervistate da Amnesty International hanno regolarmente descritto la condotta dei guardacoste libici come negligente e violenta Il rapporto di Amnesty International descrive violazioni dei diritti umani simili – tra cui pestaggi brutali, violenze sessuali, estorsioni, lavori forzati e condizioni detentive inumane – in sette centri di detenzione del Dcim. (Vita)

Alle organizzazioni non piace neanche la posizione del Pd espressa dal segretario Enrico Letta, che chiede di far diventare il dossier Libia una questione europea. A parte un piccolo drappello di volenterosi, il Parlamento ha deciso di voltare le spalle alla società civile». (Corriere della Sera)

Soprattutto, il Governo italiano ha deciso di accogliere la risoluzione riguardante la famigerata scheda 48 della relazione destinando circa 500mila euro in più rispetto al 2020 per sostenere il fabbisogno della Guardia costiera libica (dal 2017 l’Italia ha speso intorno ai 32,6 milioni di euro). (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

“Il mio consiglio è vaccinarsi ma io sono l’uomo della libertùà di pensiero, devono decidere loro” ha aggiunto Bernardo, che è un pediatra Spero, è preghiera all’ex sindaco, di non utilizzarlo come caso politico”. (LaPresse)