Vaccino anti-Covid, Toscana virtuosa: "Oltre il 96% delle dosi Astrazeneca già somministrate"

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E proprio oggi una circolare del Ministero della Salute estende la fascia di età a cui può essere somministrato il vaccino Astrazeneca, arrivando a comprendere i cittadini tra i 18 e i 65 anni (non più 55), ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili

E' quanto rende noto in un post su Facebook il governatore della Regione Eugenio Giani.

"La Toscana è la regione più virtuosa per l'utilizzo di AstraZeneca, oltre il 96% delle dosi già somministrate con una media nazionale del 20%". (PisaToday)

Se ne è parlato anche su altri media

Se, infatti, la Valle d’Aosta è la regione più virtuosa con il 91,9% delle dosi somministrate, le altre sono ben lontane da queste percentuali Poco più di tre milioni e mezzo di dosi di vaccino anti Covid somministrate alla data di ieri in Italia. (QUOTIDIANO.NET)

«L’azienda sta perfezionando il proprio programma e consolidandolo sulla base di tutti i siti produttivi disponibili dentro e fuori dall’Europa «Le discussioni sul programma di consegne sono in corso», dice in serata un portavoce dell’esecutivo comunitario. (Open)

Ad accendere il dibattito sulla questione, la posizione di alcuni farmacisti che hanno manifestato perplessità rispetto alla scelta dei loro colleghi di portare volontariamente una spilla che indica l’adesione alla campagna vaccinale anti-Covid. (Cyber Security 360)

In ogni caso AstraZeneca conferma che lavora con l’obiettivo di essere in linea con quanto indicato nel contratto. “A questa complessità – prosegue la nota – si è aggiunta una produttività inferiore alle previsioni nello stabilimento destinato alla produzione europea e per questo non siamo ancora in grado di fornire previsioni dettagliate per il secondo trimestre. (LaPresse)

La azienda anglo-svedese prevede di fornire meno della metà delle dosi di vaccino anti-Covid all'Unione europea rispetto al contratto nel secondo trimestre. Secondo il contratto di AstraZeneca con l'Ue, l'azienda si era impegnata a fornire 180 milioni di dosi ai 27 paesi nel secondo trimestre, aggiunge il sito di Reuters. (Il Messaggero)

Pensando ad «un’autorizzazione d’emergenza a livello europeo per i vaccini», una strada già imboccata ad esempio dal Regno Unito, e per il momento percorribile nell’Unione solo a livello nazionale, come fatto dall’Ungheria con lo Sputnik russo. (Gazzetta del Sud)