La guerra divampa in Etiopia, il premier Nobel per la pace lascia l’ufficio e va a combattere

Quotidiano.net ESTERI

Precipita la situazione nell’Etiopia della guerra civile fra il premier Nobel per la pace Abiy Ahmed, 44 anni, e i tigrini.

Il fatidico appello a seguirlo rivolto a "coloro che vogliono essere fra i figli dell’Etiopia che saranno glorificati dalla Storia" è stato raccolto da una leggenda dello sport etiope: anche il 48enne Haile Gebrselassie, oro nei 10mila metri ad Atlanta 1996 e Sydney 2000 e più volte campione del mondo, si è detto pronto "ad andare in prima linea"

I ribelli sono a poco più di 200 chilometri da Addis Abeba e il premier, dichiarato lo stato di emergenza, ha lasciato il potere al vice per andare a combattere al fronte. (Quotidiano.net)

Su altre fonti

Roma, 25 nov. (Tiscali.it)

Nelle ultime settimane sono emerse critiche alla CNN per il modo in cui starebbe raccontando il conflitto, non mostrandosi imparziale e demonizzando Addis Abeba. Ora, le milizie ribelli sono ben attestate per una eventuale marcia sulla capitale Addis Abeba, sebbene non siano ancora propriamente alle sue porte. (Analisi Difesa)

Per questo motivo ha delegato le sue funzioni al ministro degli Esteri, Demeke Mekonnen. Il premier etiope, Abiy Ahmed, ha annunciato che guiderà le proprie truppe contro i ribelli tigrini. L'annuncio del Premio Nobel per la pace 2019 mentre le forze del Fronte di liberazione popolare del Tigrai (Tplf) avanzano verso Addis Abeba (Adnkronos)

Fonte: ANSA Haile Gebrselassie, leggenda dello sport etiope, si è detto pronto ad andare in prima linea nella guerra contro le forze ribelli del Tigrè, che affermano di essere vicini alla capitale, Addis Abeba (Corriere dello Sport.it)

Le forze democratiche che stanno combattendo il regime fascista Amhara non hanno rilasciato alcun comunicato al riguardo della scomparsa del Premier etiope. Il Dipartimento degli Affari Esteri dell’Irlanda ha confermato che il governo etiope ha informato l’ambasciata irlandese nella capitale etiope che i quattro devono partire entro una settimana. (Farodiroma)

Molti gli arresti, in parte negati dalle autorità di Addis Abeba, in parte mascherati da fermi di “pericolosi elementi legati ai terroristi tigrini” Dall’altra, le milizie legate al Fronte popolare di liberazione del Tigray, cui si è alleato l’Esercito di liberazione Oromo (Ola). (Rivista Africa)