L'audio del giudice sul Cav: "Condannato ingiustamente"

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E adesso ci sono le prove che la sentenza che condannò Silvio Berlusconi al carcere, nel 2013, era una sentenza assolutamente sbagliata e faziosa.

Nelle intercettazioni ambientali del 2013, Amedeo Franco dice che se avesse saputo di questa storia, di questa "porcheria", "mi sarei dimesso, mi sarei dato malato.

L’appello si concluse nel maggio dell’anno successivo, confermando la pena, e tre mesi dopo, ad agosto, arrivò la sentenza della Cassazione. (ilGiornale.it)

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Lo ha detto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, durante la conferenza stampa sulla giustizia al Senato. (Fotogramma). "Berlusconi subito senatore a vita, come ha giustamente proposto la collega Ronzulli, per ripagarlo in parte dall’indegna cacciata dal Parlamento del 2013". (Adnkronos)

Le reazioni di Forza Italia. "Ma chi è che dall'alto ha deciso che la Cassazione doveva condannare Berlusconi? Risalgono a 7 anni fa e coinvolgono soggetti differenti: Silvio Berlusconi, il magistrato Antonio Esposito e il relatore-magistrato Amedeo Franco. (Notizie - MSN Italia)

“Il presidente Silvio Berlusconi, nel 2013, è stato ingiustamente condannato da magistrati che avevano come unico obiettivo quello della sua estromissione dalla vita politica italiana. Chi ha sbagliato e chi ha tramato contro la nostra democrazia dovrà pagare”. (CityNow)

Le reazioni in casa Forza Italia. Due big del partito come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna hanno commentato duramente quanto emerso nelle ultime ore. La capogruppo azzurra a Montecitorio ha affondato il colpo: "La storia del Paese, oltre che quella personale del Presidente Silvio Berlusconi, fu manipolata. (ilGiornale.it)

Scusate, capisco che sia un dettaglio nell’era Conte-Casalino, l’era del cazzeggio tra Facebook e Villa Phampili elevato ad arte di governo, ma io gradirei sapere se vivo ancora in una democrazia liberale o no, e scommetto di non essere il solo. (Nicola Porro)

Tra Arcore, la villa di Marina in Provenza dove Silvio si trova benissimo e la voglia di frequentare Bruxelles come padre nobile del popolarismo europeista, per Berlusconi Palazzo Grazioli è una spesa non più essenziale come un tempo. (Il Gazzettino)