Consiglio superiore della magistratura boccia la riforma Cartabia: “Blocca i processi, impatto negativo”

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Consiglio superiore della magistratura boccia la riforma Cartabia: votazione. Per quanto riguarda il parere contrario alla riforma Cartabia, la votazione del Consiglio superiore della magistratura si è conclusa con quattro voti volti a bocciare il documento presentato dalla ministra della Giustizia e due membri del Consiglio che hanno deciso di astenersi

Il Consiglio superiore della magistratura si è espresso in modo negativo nei confronti della riforma della prescrizione presentata dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia (Notizie.it )

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Con la riforma, invece, si arriva a un paradosso: un reato con una prescrizione di 15 anni può diventare improcedibile quando mancano, magari, ancora sette od otto anni alla sua estinzione. Secondo la ministra, così si assicura la ragionevole durata del processo. (Il Fatto Quotidiano)

L’effetto è ritardare il giudizio del Csm sulla riforma: la discussione non potrà avvenire prima di fine di luglio o inizio agosto. ’ESCAMOTAGE DI CARTABIA PER SFUGGIRE AL CSM. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, in conferenza stampa. Palazzo Chigi (Corriere TV)

Speriamo che gli altri partiti lo capiscano e non si mettano a fare barricate inutili che indebolirebbero la nostra già non facile situazione. Nel secondo caso spetterà al CSM mettere ordine nel sistema di organizzazione, perché nessuno può essere considerato insindacabile. (Quotidiano del Sud)

Mussolini, baldanzoso, annunciò già la vittoria delle truppe italiane, usando il suo linguaggio fantasioso e sempre aggressivo: “spezzeremo le reni”. Piero Sansonetti Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore (Il Riformista)

Al Consiglio superiore della magistratura slitta la votazione del parere alla riforma della processo penale di Marta Cartabia. Cartabia ha portato gli emendamenti alla riforma della giustizia penale in Consiglio dei ministri l’8 luglio, per poi depositarli in commissione giustizia alla Camera il 14. (Il Fatto Quotidiano)