Primo maggio, Mattarella: “Usciremo dall’emergenza grazie al lavoro”

Inews24 INTERNO

La giornata di oggi afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare traguardi e non di chi assiste inerte“: ha esordito così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Festa dei Lavoratori.

“La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro.

In occasione del Primo maggio, il presidente della Repubblica ha ricordato agli italiani l’importanza del lavoro.

Bisogna riconoscerne il diritto e il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro

Le sue parole. (Inews24)

La notizia riportata su altri media

«La battaglia per il lavoro è una battaglia che deve unire gli sforzi di tutti ed è questa l’ambizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza», dice Mattarella. È un messaggio di speranza, quello del capo dello Stato, con un pensiero particolare a chi il lavoro lo ha perso: a loro «un augurio più forte», dice Mattarella. (Pickline)

Il lavoro porterà fuori il Paese dall’emergenza, è il motore della ripartenza e della ricostruzione e della rinascita“. “Il mio augurio più forte – ha poi aggiunto – va a coloro che il lavoro lo hanno perso” durante la pandemia (Il Fatto Quotidiano)

La repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza”. “Se il lavoro cresce cresce la coesione della nostra società”, ha aggiunto il capo dello Stato (L'HuffPost)

Parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il primo maggio, festa dei lavoratori. Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza, perché il lavoro è motore della rinascita” (Money.it)

La Repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza». Imploriamo #SanGiuseppeLavoratore perché possiamo trovare strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro! (L'Eco di Bergamo)

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il suo discorso, al Quirinale, in occasione del Primo Maggio. «Nulla sarà come prima, la trasformazione che abbiamo subìto cambierà l'organizzazione del lavoro: dobbiamo essere in grado di sfruttare questa innovazione. (La Stampa)